Di lacrime o…

questo weekend tornerò in campeggio e sarà l’ultima occasione per vedere SEBA e EMI, poi basta, non torneranno più, causa laurea e conseguente (sperano) lavoro fisso. e con la spiaggia hanno chiuso, almeno lavorativamente.

quindi sarà un addio, dato che, esperienza insegna, tenere i numeri di telefono e usarli a senso unico ha poco senso, serve fino a un certo punto e prima o poi il punto (mio) inevitabilmente (e forzatamente) arriva.

ci saranno lacrime e nodi alla gola (miei) per la “perdita” e per la rogna di dover ricominciare la prossima estate a conoscere tutti daccapo. circa. qualcuno resta, magari sfrutto loro per agganciare gli altri, ma tant’è, comunque è brutto e scomodo, e poi dove li trovo altri affiatati come loro? EMI poi è davvero l’amico ideale.

a loro non cambia nulla, sono tutti amici, abitano tutti vicini e assieme al almeno altre 10 persone si continueranno a frequentare ugualmente. non cambia niente, a loro. a me invece si, cambia molto. cambia tutto.

quindi saranno lacrime o rassegnazione o, prevedo, entrambe le cose, ma altro non si può fare. EMI ci sarà solo domenica, tra l’altro, perchè sabato ha la giornata libera.

poi resteranno in pochi fino alla fine, compreso AXEL con il quale ho chiuso (io) i rapporti da oltre un mese, dopo che è sparito di colpo e siamo a “buongiorno buonasera”, fatto salvo per quando vuole compagnia per far passare il tempo e scroccare sigarette o altre cose. io sorrido, prometto di passare e poi non passo. resta pure lì, il tempo di qualità lo dedico a gente con ben altri meriti.

altri 4 weekend e poi so chiude.

autunno, inverno, weekend al mare per metà del tempo, giri in bici, spiaggia deserta e sospiri ovunque.

non cambia nulla, mai, se non in peggio, sempre.

così è la (mia) vita.

Di morte e design

LA TONTA mi ha chiesto di creare la grafica per la tomba della madre (covid, 2021). vuole prendere un orrendo libro di marmo e fare la stampa di foto, nome e sfondo sopra.

quindi ho preso la foto di lei, sfondo mare, messa sopra un ulteriore sfondo mare (beige, leggero) con nome e date sotto la foto e di fianco l’ennesimo poema preso da chissà dove.

“oh signore!”.

madre mia…

non ho mai capito il perchè bisogna agghindare la tomba di un defunto con mille orpelli quando sarebbe più decoroso, rispettoso e di buon gusto lasciare tutto vuoto, limitandosi a una foto di buon gusto, sobria, il nome, le date e al massimo una croce da qualche parte, non necessaria, oltre a un semplice, sottolineo semplice, vasetto di fiori o una pianta. UNA pianta. non cinquanta come certe tombe, purtroppo anche di famiglia, dove qualcuno insiste a creare un orto botanico in miniatura.

che poi sono soldi buttati: non sono 28 vasi di fiori a urlare al mondo “ti voglio bene” e neanche la poesia o la frase presa dalla bibbia per dare solennità alla persona che vi sta sotto.

muoiono e sono tutti santi. madri amorevoli, grandi lavoratori, presenti padri, donne eroiche.

invece almeno una volta siamo stati tutti stronzi o puttane o opportunisti o vendicativi. tutti hanno fatto del male, qualcosa almeno, nella propria vita e chiaramente non è così che uno vuole essere ricordato, chiaro, ma trovo un po’ assurdo scrivere versi e poesie e tappezzare tombe e lapidi con mille orpelli.

era vivo, ora è morto. punto. gli abbiamo voluto bene. c’è la foto, il nome, un fiore, la sobrietà, il silenzio e soprattutto la semplicità del buon gusto e del rispetto per la morta e di ciò che questa rappresenta.

muore un bimbo e la tomba diventa un negozio di giocattoli e peluches, che marciscono sotto la pioggia.

ma perchè?

Del bisogno di instagram

LEI vuole aprire instagram perchè ad oggi non riesce a vedere le cazzate che le mandano amiche e fannullone. me lo ha chiesto mentre spaparanzata in cucina giocava ingobbita col cellulare.

e si fotta la casa.

al piano di sotto sue sacchi di vecchi peluches sul pavimento. perchè? perchè LA PRINCIPESSA ha preso un cane, arriverà a breve e LEI ha deciso di dargli un pupazzetto (mio) per giocare. non che mi serva un pupazzetto, sia chiaro, ma non riesco a digerire l’idea che quando gli altri fanno qualcosa LEI debba sempre metterci becco, spesso finendo con l’usare e rovinare roba mia.

ecco.

quindi questa settimana ci sarà il cimitero ogni giorno, instagram, il cagnolino e prossimamente la piscina.

a casa non abbiamo un solo angolo dove non siano presente scatole e sacchetti.

chiudo gli occhi e limito le parole, tanto ormai non c’è più niente da fare.

Ikea: siamo fatti per mentire

siamo a giovedì.

la cassa arriva sabato, la batteria martedì, il powerbank non ha date di consegna prima di metà settembre. curiosamente la batteria è in consegna solo nel punto vendita vicino a casa, mentre in zona non è segnato nulla. immagino quindi che al massimo entro domenica dal sito scomparirà la data di consegna (terza volta che succede…) e non se ne farà nulla.

circa il fatto che la cassa arrivi sabato ho dubbi anche su quello. chiedere per la collezione di halloween neanche oso, manco sanno quando gli arriva la roba standard figuriamoci le collezioni stagionali.

vabbè.

Del già settembre

secondo giorno e noia totale, zero di niente da fare, noia all’ennesima potenza, ore interminabili, cervello già fuso. e il fatto di avere un sonno atomico non aiuta.

al mare piove da tre giorni, ringrazio dio di avermi concesso 3 settimane di caldo secco (a parte una notte da morire) e mai una goccia di pioggia. in compenso l’inizio stagione da aprile a luglio compreso ha fatto abbastanza schifo.

vorrei essere a casa, vorrei essere a letto, vorrei andare a negozi a guardare la roba per halloween, che già so essere in vendita e anche se è fine agosto non c’è niente da meravigliarsi: domani è già halloween.

venerdì sera partirò per il mare, niente ikea ma farò tappa ai negozi lungo la strada per vedere se è arrivato qualcosa di nuovo. auto al boschetto, ingresso furbo e uscita dal cancello del bar col solito salto. così la serata, tra le ultime serate possibili, è assicurata. poi sabato e domenica sarò in spiaggia, sempre con ingresso furbo quando sarà il momento, serata a passeggio e uscita “al salto”, con rientro domenica sera, credo sul presto, che poi c’è da tornare in galera a scaldare la sedia.

sarà l’ultimo weekend con EMI e SEBA, poi il 7 settembre (giovedì) torneranno alle loro vite e i miei restanti fine settimana saranno solitari o in compagnia dei bagnini restanti. meglio di niente.

L’AMICO DEL CAMPEGGIO “forse verrà un giorno, in giornata”, tanto per rompere i coglioni, dico io, a dovermi trascinare dietro uno che vuole fare quello o andare di qua e non di la. a che pro? resta a casa tua, no? tanto l’estate 2023 manco l’hai vista, si può dire.

e l’idea del camper il 23 settembre è tutta da organizzare. i prezzi saranno umani ma a che pro andare n un luogo a un passo dalla chiusura dove di chi conosco non ci sarà praticamente nessuno (anzi: nessuno) e gli orari di apertura saranno ovviamente ridotti così come le ore di luce? è un momento dove più che di mare ho bisogno di ore e ore di letto, silenzio e profondo riposo in vista della brutta stagione che potenzialmente potrebbe essere lunghissima.

potendo fare tutto direi che la soluzione migliore sarebbe almeno un mese di mare: giornate infinite, notti lunghissime per poter dormire quanto basta, serate al pub, musica sul molo, pizze in spiaggia, chiacchiere pomeridiane, mare, piscina, relax.

invece è praticamente già settembre.

mah.