Natale è

tra un ora e mezza sarà natale, il primo senza parente e senza cane, morti entrambi a gennaio a 20 giorni di distanza l’una dall’altro.

“questo è l’ultimo natale col cane” dissi davanti a tutti, con LA PRINCIPESSA che fece i lacrimoni come se ci fosse ancora speranza che un cane passato da 60 a 30 kg scarsi nel giro di qualche mese avesse la benchè minima speranza di viverne altri 12.

utopie, ma non ci si vuole pensare.

e niente, tutto qua, il mio natale senza di lei e senza di lui, senza la compagnia del musotto ciccioso e senza la voce di lei, i soliti discorsi, la sua esperienza, il suo affetto, il suo tutto.

il vedovo è stato trasferito a casa del figlio (temporaneamente?) dato che qualche giorno ha di prima mattina ha svegliato tutti perchè si è ritrovato col letto pieno di sangue, normale conseguenza di una piccola emorragia dovuta all’operazione di qualche settimana prima.

corsa al pronto soccorso e poi di lui non ho più saputo nulla, in casa l’argomento è delicato e onestamente a me basta saperlo in buone mani e il resto non ha importanza, a questo punto.

il canarino è a casa nostra, le galline sono abbandonate a loro stesse da qualche giorno e LEI non vuole saperne di metterci bocca per non finire a litigare con l’altro parente circa la gestione della cosa. della casa e delle altre cose, per la precisione.

tant’è.

abbiamo passato decenni limitandoci ai saluti e gli auguri, poi da una decina d’anni a questa parte LEI è finita con l’impelagarsi in chiacchiere, sorrisi e simpatie. di mio cercavo il distacco ma mi arrivavano solo accuse di essere “selvatico” e asociale. adesso che c’è bisogno di solidarietà e aiuto concreto ognuno va per la sua strada e LEI s’è trovata da sola a gestire la parente fino alla morte, rinunciando e rovinando viaggi e vacanze a tutti e adesso che è rimasto il vedovo da solo c’è anche chi ha prenotato una crociera di una settimana e una vacanza di un mese al mare (estate 2020, tutto saltato solo grazie al virus).

e noi ce la prendiamo in culo sempre, perchè LEI deve fare la crocerossina ma a una certa direi anche basta.

ora è un natale coi nervi tesi e una litigata al telefono questa mattina e una in arrivo prossimamente.

mah.

un anno strano, uno strano natale, fatto di regali presi oggi al supermercato in fretta e furia tra la poca scelta di scaffali mezzi vuoti e negozi chiusi e luci spente.

sogni e desideri sono scomparsi con la quarantena, c’è poco da fare.

tanti auguri a tutti voi lettori.

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