Dell’ultima ikea

IL TONTO macina da settimane l’idea del tradizionale giro da IKEA di fine anno. alla fine aspettavo un invito ma non è mai arrivato perchè pare non siano neanche andati.

immagino per colpa di lei, un’altra incontentabile.

di mio alzo le spalle: da IKEA sono stato qualche giorno fa e ci vado praticamente mille volte l’anno, quindi non mi cambia assolutamente nulla. ho optato per un giro al solito centro commerciale dove ho recuperato l’ennesimo fumetto e l’ennesimo profumo.

e tanto mi basta.

Di una fine

ore 18.41, l’anno volge al termine.

volevo dimagrire e sono ingrassato, sistemare i capelli e ne ho sempre meno, invecchio visibilmente, sono sempre stanco, non ho nessuno di nuovo nella mia vita, amici zero e quelli che ci sono sono il meno peggio, dei riempitivi che quasi mai assolvono bene al ruolo da me tacitamente assegnato.

esattamente un anno fa ero sulle nuvole alla ricerca dell’amore dopo due settimane di ferie passati a casa davanti alla tv con film a tema uno dopo l’altro. quindi a febbraio c’è stata l’apertura di tinder, zero contatti e quei pochi non sono andati oltre al ciao. ma ho capito che tutti siamo “la persona perfetta” e tutti siamo “incompresi”, come se perchè ognuno di noi pensa di essere il massimo al quale una ipotetica altra persona può aspirare. e invece no: quest’anno ho capito che non basta, che bisogna essere la persona giusta al momento giusto che nello stesso momento incontra una persona potenzialmente giusta nel suo momento giusto. e comunque quello che cerco io semplicemente non esiste, quindi da mesi tinder è abbandonato a se stesso.

è stato l’anno dell’estate più lunga di sempre con i suoi 70 giorni totali di mare, grazie alle ferie di agosto, ai weekend e ai molti ponti che, nonostante il tempo di merda, ho passato in campeggio. più di così, con un lavoro a tempo pieno tra i coglioni, non potevo fare. non rimpiango nulla, non mi pento di nulla, non ho rimorsi, non ho ripensamenti: ho goduto ogni istante, con o senza qualcuno, ho camminato, pensato, preso il sole, giocato, riso, condiviso. poi chi c’è stato c’è stato, gli altri non importa. è stata l’estate dove “gli angeli” (SEBA, EMI e GIO) hanno chiuso la carriera da bagnini -salvo futuri ritardi con gli esami universitari- e con essa la nostra amicizia, se mai c’è stata visto che da mesi, EMI a parte, non sento nessuno. e NIC/FOLLETTO mi ha bloccato, così, senza motivo, anche se sicuramente c’è un motivo ma io non lo so e, sai cosa? non lo voglio neanche sapere.

un’altra manciata di nomi per la mia lista di persone che mi hanno deluso. e ho imparato anche che non importa se sei tirchio, perchè la gente ti dimentica o non ti considera ugualmente anche se condividi e fai regali. il regalo è un po’ come un costoso petardo: luci e rumore, un istante di meraviglia, poi non lo ricordano nemmeno. resta solo l’ipotetica cifra spesa, nulla di più.

avrei voluto fare un capodanno con gli amici, anche se non saprei quali potrebbero essere questi fantomatici amici, visto che non conosco nessuno. e quindi anche questa volta sarà in cucina da LA FATTRICE dove arriverà il primo istante del nuovo anno, dove si inizia in compagnia, si, ma non la compagnia che avrei voluto. o un amore o appunto nuovi amici. no, nulla.

così è.

è stato un anno di pace lavorativa, dove non ho mai riso e chiacchierato così tanto dentro un ufficio da sempre, puro divertimento totale da quando IL POPPANTE ha mollato tutto per seguire la sua attività. 12 mesi letteralmente volati nella pace più assoluto, dopo quasi 20 anni di lavoro divisi tra lui, lo stronzo represso di prima (IL FIGHETTA) e il figlio di puttana dell’indimenticabile IL PORCO.

cosa posso augurarmi per il 2024? tutto e niente. tutto è ciò che mi auguro, niente è quello che già so avrò alla fine, perchè ormai gli anni migliori sono andati sciupati, i viaggi sono stati persi, l’età avanza verso numeri terrificanti e qualunque cosa io voglia fare non ho i mezzi, la forza o la potenzialità di poter concretizzare qualcosa.

restano i 108 giorni che mi separano dal campeggio, dai cancelli che torneranno a riaprirsi, dal camper e dalle notti tranquille lì dentro che mi auguro di saper sfruttare il più possibile.

ecco, questo è quanto.

buon 2024 a me, buono, buonissimo, sperando in soldi, salute, fortuna, amore, amici, una estate strepitosa e tantissima serenità.

auguri a me!

Ultimo mare

oggi ultimo mare dell’anno: partenza presto, arrivo alle 10.00 poco più, cibo agli uccelli dello stagno, passeggiata dalla spiaggia alla città a sinistra, poi in centro per una pizza, due passi due fuori casa, auto, ancora spiaggia e via verso la città a destra (quasi) con passeggiata interrotta per il sole calante (promemoria: portare una torcia).

poi auto e invece di andare a casa sono stato alla mostra dei presepi nella città vicina e quindi a casa.

28 km a piedi e mi sento bene come mai da tanto tempo a questa parte.

magari fossero così tutti i giorni.

Delle sempre solite cose

  • SEBA non risponde ai messaggi da mesi. ho sentito EMI via messaggio oggi: andranno tutti a praga per il capodanno, in auto, partenza immediata. gli ho fatto presente le mancate risposte dell’altro. “so che sta studiando per un esame che deve dare quando torniamo da praga”. l’esame lo deve dare a gennaio. non lo sento dal 13 novembre. non aggiungo altro.
  • la tipa del carretto non la sento più e non so perchè. “come sta tuo papà? / torni per natale? / quanto torni in città?”, domande in loop da mesi. zero risposte. vabbè. è in crisi con lo storico fidanzato e “sto lavorando in gelateria adesso”. tornerà al carretto questa estate? il tanfo della risposta che presumo è “no”.
  • LEI non farà capodanno nella tavernetta, cosa che ho buttato lì al solo scopo di avere una risposta-bugia circa il “no”. no, non fa nulla perchè “devo fare tutto io” e “la tavernetta è tutta da pitturare, è nera, sporca”. ah, quindi il lordume sulle parenti lo ha visto, quindi il fatto che il lordume resti lì da anni è voluto. buono a sapersi insomma.
  • L’AMICO DEL CAMPEGGIO ha il capodanno saltato. lui, SIMO e FRECCIA volevano andare a una cena (non ho ben capito) ma FRECCIA ha il covid e quindi lui e SIMO faranno una cena a casa e poi alle 22.00 andranno in un locale “che è un pub “dove di solito fanno serate carine”, un pub-rock, “una specie di pub come in campeggio ma con musica a palla e stile industriale, con buffet. ah, quindi si paga. “si pagano 15 euro, una consumazione inclusa ma porto da bere anche da casa ed esco ogni tanto a bere in auto”. insomma, il capodanno dei morti di fame, senza amici, fatto a forza tanto per non restare a casa. “andare in centro è troppo freddo”. e poi “se vuoi venire, così siamo in tre coglioni”. ah, quindi non solo NON mi hai invitato, ma sono poi l’ultimo invitato last minute tanto per fare numero. anche no.
  • domani sera sarà quindi a casa de LA FATTRICE e famiglia per l’ennesima serata giochi. da anni vorrei fare altro, vestirmi bene -o almeno decentemente- e andare in mezzo alla gente vera, a fare un conto alla rovescia tra tanti amici e non dentro una mini cucina che puzza di caldo e chiuso davanti alla mini tv per poi restare in piedi a ondeggiare sulle note delle solite quattro canzoncine di merda alla tv.
  • desiderio segreto e irrealizzabile: aprire il campeggio dal 30 dicembre al 1 gennaio, bungalow gratuito dove passare la notte e serata con musica e amici al pub diroccato. serata di divertimento certo, mezzanotte lì e poi tutti in spiaggia sul molo con drink e cassa per la musica. costo zero, divertimento 100.

sogna true, sogna.

Le ferie del nulla

sesto giorno di ferie, un giorno di mare, poi il nulla più assoluto. non esce nessuno e chi magari vorrebbe/potrebbe uscire è una noia mortale.

il 17 sono uscito con IL PELOSO, straordinariamente propenso a partire presto (13.30) “in modo da non trovare traffico”. suo il turno di mettere l’auto e già mia non velata richiesta di andare in luoghi diversi dai soliti (solito centro commerciale poco distante da casa).

per farla breve siamo finiti al solito posto con tanto di navigatore per fare 45 minuti di strada con le auto che ci sorpassavano perchè il coglione guida come un coglione.

e ho detto tutto.

sarebbe stato meglio andare a fare un bel viaggio, al caldo, lontano da umidità e cieli grigi.

e coglioni.

vaffanculo.