Dei soldi che non contano

LEI nonostante le avessi ricordato più volte il saldo delle tessere del supermercato è riuscita a farne scadere una. risultato? 63 euro di buono spesa andato perduto. ma tanto lei non lavorando non sa neanche da dove arrivano i soldi. ha fatto un sorrisetto e si è auto raccomandata di controllare meglio la prossima volta. tanto ormai il danno è fatto e 63 euro di spesa non me li rende nessuno, bruciando così praticamente un mese di aumento, l’unico aumento ottenuto dopo 13 anni di lavoro.

cosa vuoi che sia?

Ci sono regali e regali

passato il natale si tirano le solite somme, somme che da anni ormai sono palesemente in negativo ma poco importa.

regali fatti: due candele a LA TONTA + un peluche a ROVINAVITA (figlia), due candele a LA FATTRICE + un giochino da tavolo al ragazzino e un paio di pantofolone alla ragazzina, una candela a IL PELOSO, una candela a SOPRAMMOBILE (da consegnare) e due candele alla tipa del carretto (da consegnare, ma chissà quando tornerà in regione).

LA PRINCIPESSA ha ricevuto due candele, due brocche in metallo stile vintage e un soprammobile in vetro a forma di cavallo, mentre L’IMPIEGATO una cassa audio rossa come quella che, in giallo, ho regalato ai bagnini. LEI ha ricevuto un libro, un centrotavola in acciaio con relative due composizioni di palline secche per creare il tutto come le pare, un libro e un set di 12 costosissimi bicchieri giganti (che spaccherà al primo lavaggio). mr divano delle pantofole e dei cioccolatini, visto che libri per questa volta ho (ha) detto basta.

regali ricevuti: 50 euro da LEI dentro una busta con un biglietto di auguri riciclato da un ente che raccoglie fonti per la ricerca sul cancro (mi sono toccato le palle tipo 50 volte) e un vasettino/tazza con scritto “cazzo mene” da LA FATTRICE con dentro una candelina alla brezza marina. in bolletta come sono hanno fatto anche troppo, diciamo.

punto.

lo spirito delle feste.

Del buon natale

vigilia a casa, messa del papa sul divano in dormiveglia, per non lasciare la casa in balia dei ladri che stanno massacrando la città da settimane. a letto alle 4 dopo una pera di internet, sveglia alle 10, pranzo a casa con LA PRICIPESSA e il cane zoppo.

scambio dei regali, io 50 euro, gli altri con tonnellate di roba (regalata da me), pare siano rimasti tutti contenti, cane incluso. bene così.

tappa al cimitero, poi a casa, un salto per gli auguri all’altra parente, divano, dolciumi, mal di stomaco dilaniante e passeggiata di km in centro per smaltire.

ora internet, doccia, forse tv, poi a nanna e domani, a discrezione, un giro al mare, sperando di non trovare il massacro di gente.

buon natale!

Casa insoddisfacente casa

e poi arrivi a portare i doni di natale, dopo mesi di messaggi -solo del sottoscritto- e mentre sono lì a parlare del più e del meno guardandomi intorno dentro a una casa ancora spoglia dopo più di un anno di permanenza, mi sento dire l’inimmaginabile:

“non dire nulla: stiamo pensando di vendere la casa e andare a vivere nella casa di mia madre (morta) ora che mia sorella si vuole trasferire a casa del fidanzato […] così non avremmo più il mutuo da pagare”

io senza parole. letteralmente. semplicemente ho annuito, in modo abbastanza robotico.

sono partiti da un orrendo appartamento del 938 a.c. che appena lo vidi strabuzzai gli occhi, per poi venderlo dopo anni di ricerche a una coppia di slavi. nel mentre sono finiti in affitto “ma solo per un paio di mesi” e dopo 6 anni di affitto hanno comprato casa, demolita dentro e rifatta a proprio -dubbio- gusto finendo col togliere dal progetto il bagno al piano di servizio “per fare una postazione di telelavoro che adesso però non mi serve più” (!!!) e nel mentre, dopo un anno e mezzo di lavori e un agente immobiliare mandato al manicomio dopo 6 anni di “questa casa non ci piace, questa non va bene, questa non ci garba”, adesso vogliono vendere e andare a stare in un quartiere di spacciatori e puttane per risparmiare sul mutuo.

ma perchè?

robe dell’altro mondo.