Di toccata e fuga

toccata e fuga al mare. dopo due mesi non è ammissibile aspettare oltre per andare a controllare se gli appartamenti sono in ordine.
viaggio tranquillo, nessuno per strada a controllare neanche al ritorno, solo una pattuglia dall’altro lato della strada ma sembrava più lì a far multe che per altro. come sempre.

parcheggio al vecchio appartamento, salgo e inzio a spalancare tutto.
sul davanzale della finestra del bagno una maledetta tortora aveva fatto un nido di aghi di pino e merda e doposto tre uova, gelide, quindi presumo anche abbandonate.
la merda era solidificata anche sul muro e in parte sulla persiana di plastica quindi vi lascio immaginare la gioia di dover strofinare per pulire tutto senza bagnare le altrui finestre ai piani di sotto.

il resto era tutto in ordine per fortuna.

l’appartamento in affitto era vuoto, quindi sono entrato per la prima volta dopo mesi a controllare che l’inquilino non avesse disintegrato la casa come le puttane precedenti. tutto in ordine, per fortuna, spalancato tutto per dare aria anche qui.

il nuovo appartamento era come lo avevo lasciato, fatto salvo per il frigo spento a causa della corrente saltata, di un quintale di sabbia in terrazzo e del wc che aveva sul fondo un quintale di vermini (?) neri di cui neanche online riesco a capire che cazzo siano. adesso ho dato due colpi di candeggina e vediamo se la prossima volta troverò altre “sorprese”!
e ho anche recuperato la penna USB dimenticata attaccata al televisore dalla mia ultima visita al mare.

la telefonata in comune, poi passata al commissariato, mi ha confermato che non era possibile fare passeggiate in estera, essendo fuori comune e quindi niente, ho passeggiato in appartamento mentre chiacchieravo al telefono con IL PELOSO e quando tutto è stato arieggiato per bene, con molta calma, ho richiuso tutto e sono ripartito.

la voglia di fare tappa alla spiaggia del campeggio era stuzzicante, ma ancora di più lo era la voglia di tenermi i soldi in tasca e non spenderli per pagare multe a delle teste di cazzo che pensano che una passeggiata in solitaria in spiaggia possa contagiare l’intero universo.

va bene così, in ogni caso.
se non altro se dovessero confermare la quarantena per altri mesi almeno ho controllato che tutto fosse in ordine.

bene così.

Dei racconti di fantasia

passa il tempo al telefono a raccontare storielle ad amiche e parenti, parlando di video e immagini “divertenti” rimbalzate su whatsapp e di quanto sia ingrassata da quando non può più andare in piscina. “evita i formaggi”, si, ma di dolci ne ingoia a quintali (io pure, purtroppo).

entro in cucina per cenare ed è seduta con le gambe distese nella sedia al suo fianco, a raccontare all’ennesima amica di “aver fatto le camere di fondo”, quando a me risulta che a parte aver tolto le tende per lavarle (?) e avermi fatto passare l’aspirapolvere sopra l’armadio, altro non sia stato fatto. ma lei ne parla come se avesse costruito una casa da zero.

ora è tornata a bazzicare anche il cimitero, che immagino diventerà adesso l’unico svago “disponibile” dato che piscina e negozi sono e saranno ancora per chissà quanto tempo fuori dai giochi.

tolto il virus la sua vita è una pacchia tanto quanto la mia quarantena che però, fortuna sua, per lei non ha mai una fine. un impegno. una scadenza. un figlio di puttana che spia oltre le spalle.

certe vite sono davvero invidiabili.

Briciole di quotidiano

LEI è stata al cimitero questa mattina trovando tutto già ripulito dalla zia andata il giorno prima.

anche i defunti hanno la loro priorità, anche se immagino la parente che seduta sulla sua nuvoletta di grida di lasciar perdere la tomba che non è urgente pulire e sistemare tutto adesso.

forse è anche un bisogno di tornare alla normalità, in qualche modo.

la polizia al mare ha confermato la possibilità di poter andare a fare “manutenzione” agli appartamenti, fermo restando di andare singolarmente e non pernottare. che poi mi qua stiamo davvero arrivando al punto di correre dietro alle galline: come fai a sapere se ho dormito o meno al mare? a meno di non essere fermato e controllato all’andata e poi anche il ritorno di fatto non è scritto da nessuna parte una data. ad ogni modo poco cambia, l’importante è riuscire a fare toccata e fuga per assicurarmi che sia tutto in ordine.

e poi qualche santo sarà.

poi: campeggio. ad oggi la data di apertura resta confermata a metà maggio quindi in teoria a meno che non esploda una nuova ondata di contagi manca davvero poco.

e in generale è proprio adesso che il terreno solitamente inizia a franarti sotto i piedi.