Solo per poco

weekend volato, ieri al mare, oggi tra casa e centro commerciale, solite cose, solita routine.

ho cercato compagnia, non ho trovato nessuno, MISS GIOSTRINA col catasto di scuse e pretesti e altri impegni e tutti gli altri (i pochi altri) sempre in silenzio radio.

eppure torna il sorriso semplicemente guardando il calendario: altri 6 weekend e poi il campeggio aprirà i battenti, l’inverno sarà ufficialmente finito, l’estate sarà ufficiosamente iniziata e io, fino a settembre, non avrò bisogno di niente e di nessuno.

il ciclo della vita è bello, a volte, appunto perchè è davvero un cerchio che si chiude sempre.

Niente di tutto

IKEA non rifornisce il negozio da mesi e quello che arriva è disponibile in quantità limitate e per il resto occorrono mesi di attesa. la roba nuova nel sito è stata pubblicata mesi or sono e tolta qualche settimana fa dopo che niente è arrivato in negozio. nel mentre io controllavo e attendevo e alla fine è stato tutto tempo perso inutilmente.

lunedì dovrebbe arrivare il caricabatterie che aspetto tipo da 6 settimane, sempre con “data di consegna non certa”. del vaso che aspetto da novembre non si sa ancora nulla, si parla già di aprile, ma non è detto non ai arrivi anche a settembre 2022 (!!!).

H&M pubblica novità, occhiali e accessori vari, roba anche carina, caricata nel sito mesi fa e mai (ancora) arrivata in negozio. negli ultimi due giorni ho recuperato due paia di occhiali da sole ma ne mancano all’appello circa altri quattro. e sulla bigiotteria stendiamo proprio un velo pietoso perchè lo scaffale è pieno di merda invenduta che nessuno compra e niente viene rinnovato, tanto che pure la parete delle sciarpe invernali è destinata alle ragnatele.

nel sito di ZARA ho visto una bella collana che voglio assolutamente avere. sono passati quasi due mesi, è disponibile solo nelle grandissime città ma nella mia zona non è arrivato niente di niente. arriverà? non lo so.

boh.

La solita giostra

MISS GIOSTRINA è stressata per il lavoro, tante cose da fare e ore extra da affrontare “perchè c’è gente che resta a casa causa covid” dimenticandosi che lei è rimasta a casa 3 giorni di file per ogni dose di vaccino lamentando malesseri devastanti che ovviamente capitano proprio a lei che da sempre è contraria a farsi punturare. guarda caso.

non si è più fatta sentire (strano?!) e così le ho scritto in settimana per chiederle, giusto per attaccare bottone, se avesse in programma di andare al centro commerciale in culo al mondo. ovviamente “no” perchè “ho tante spese per la casa nuova” e “sfrutto il fine settimana per vedere il ragazzo che sto frequentando”.

alla soglia dei 40 non è cambiato niente: spompina gente conosciuta online e li spaccia puntualmente per “il ragazzo che sto frequentando”, raccontando la cosa cose se ogni volta fosse qualcosa di nuovo, inaspettato e capitato per puro caso, senza intenzione. l’essere attivissima sui social e su tinder si chiama “casualità”.

ok.

e ha anche “tanti pensieri per la testa”, dal piccolo intervento che dovrà fare a giugno (campa cavallo, con relativo mese di assenza dal lavoro, durata già da lei stabilita a prescindere da come andrà l’operazione e il decorso) ai pensieri per documenti ed eredità del parente che si è suicidato mesi fa, pensieri che lei non dovrebbe avere dato che LA FATTRICE mi ha più volte detto che “lei si è lavata le mani e non ne vuole sapere niente dei documenti e non vuole l’eredità”.

questa sera, last minute, dovevamo vederci ma sua signoria aveva fame e non poteva aspettare le 20.00 per mangiare un panino al fast food ma doveva mangiarlo subito (18.30) perchè stava morendo di fame.

alla soglia dei 40, dimenticate (?) giostrine e concertini rimane sempre e solo una bimbetta disagiata che rincorre un modo di fantasia dove vive solo lei (e il tipo di turno che spompina).

ok. tutto assolutamente ok.

Spalle storte

SPALLE ha postato una storia su instagram pochi minuti fa, la seconda o terza storia da quando è stato ricoverato dopo l’indicente di settembre 2021. questa volta si mostra seduto su una sedia e questa volta la situazione è abbastanza evidente.

maglietta bianca a manica lunghe, un pantalone a scacchi rossi e neri e in vita una specie di busto blu molto alto che probabilmente serve e sorreggere il busto, dato che la colonna vertebrale pare essere visibilmente storta data la posizione sulla sedia.

piedi ancora ingessati nonostante siano passati già 5 mesi, mani penzoloni, gola fasciata con relativo tappino per il sondino e tubo che passa tra le gambe evidentemente per far uscire il piscio.

22 anni fatti a ottobre.

capello rasato, faccia un po’ più tonda, solito sorriso che spacca il cuore perchè dio solo sa dove possa trovare la forza di sorridere e, anzi, la forza anche solo di farsi fotografare e mostrare al mondo la sua miseria.

al posto suo probabilmente avrei già preso contatto con qualche clinica svizzera per fare in modo di andare a staccare la spina e porre fine a una vita che ormai non ha più senso di essere vissuta. e parlo per me, a dispetto di chi poi pensa che “ogni vita è degna di essere vissuta”. invece no, non lo è. è già al limite della dignità vivere una vita senza compagnia, vivere una vita da frustrati solitari che hanno solo e soltanto un lavoro da affrontare ogni giorno, magari un lavoro che ha ampliamente stancato. una vita che anno dopo anno sarà sempre più di separazioni per morti o altri motivi, una vita che dovrebbe essere ricca di ogni cosa e invece anche no.

già questa è una vita quasi al limite, se poi mettiamo di avere 22 anni ed essere paralizzati per sempre in un letto per colpa di uno stupido incidente e di doversi accontentare di pisciare attraverso un tubo infilato nel cazzo invece di andare in giro a scopare come un maiale, bhe, no, non è vita.

non è vita.