Le cronache del mare 2022 (capitolo 2)

sabato mattina ingresso in campeggio dopo le 9.30 perchè alle 9 avrei dovuto fare colazione con NIKO e amici (suoi) e come previsto sono stato bidonato.meglissimo così visto che così sono stato libero di filarmela in campeggio a fare i miei comodi in santa pace.
zaino in piscina, passeggiata in spiaggia, pranzo al ristorante sul mare e un milione di giri nel nuovo scivolo, giri che avrei pensato di fare tutti insieme ma se il resto dell’insieme non era presente io che ci potevo fare?
scattando foto in giro mi sono imbattuto in ELISA e la sua famiglia, con lei particolarmente di compagnia e non soporifera come al solito col solito andazzo da bradipo comatoso.
siamo finiti al parco dei bungalow a parlare dei vari membri della compagnia e tra le altre cose è venuta fuori una verità su LA BARISTA e altre su CICCIO, tutte più o meno conferme di ciò che pensavo (senza il minimo interesse) già da tempo.
nel tardo pomeriggio è arrivato anche il fidanzato, SPECK, altro soggetto di arredamento che poco o nulla contribuisce alla (mia) immagine di “compagnia attiva”.

ad ogni modo tutti gli altri (NICO & Co.) sono arrivati alle 17.00 giusto in tempo per venire a fare una doccia nei nuovi bagni (dove ho dovuto prestare shampoo e asciugacapelli perchè, giustamente, uno parte da casa e si fa 300 km senza portarsi niente) per poi uscire alle 21.00 per andare in centro città e mangiare una pizza al mio ristorante preferito, un giro nel nuovo sky bar e poi un gelato in piazza in orario di chiusura dove siamo rimasti a ridere fino quasi alle 01.00.
poi loro sono tornati in appartamento (poco lontano dal mio) e io mi sono infilato a letto.

Apri o chiudi?

apre il blog, poi lo chiude (privato), poi lo apre, poi lo chiude, lo apre, lo chiude, lo apre. da sempre. lo tiene sempre aperto, poi lo chiude per qualche giorno, massimo una settimana, poi torna aperto.

e i post che scrive restano lì, non penso li modifichi (non avrebbe senso) e non penso ci sia qualcosa di “segreto” riservato a pochi con password o altro, altrimenti non avrebbe senso chiudere tutto, no?

apre e chiude. in continuo.

questa sera un nuovo post, che non si capisce nulla, ma anche si. nebuloso. in buona sostanza smetterà di postare perchè chi la conosce dal vivo sa del blog e quindi non si sente evidentemente più libera di scrivere in anonimato, un po’ come è capitato al sottoscritto anni fa quando ho chiuso il mio primo corposissimo blog per finire nelle malefiche grinfie di iobloggo (che, per la cronaca, ancora combatto per riavere il mio materiale indietro).

l’anonimato è la più grande ricchezza di noi blogger, perchè puoi chiamare tutti stronzi o puttane senza rischiare nulla, perchè nessuno sa chi sei, nessuno ha prove di nulla e in ogni caso sarebbe sempre la sua parola contro la tua, senza tangibili prove ma solo fondati sospetti (forse).

impensabile per me tornare a pubblicizzare il blog con amici e parenti, impensabile farlo oggi dopo decenni di cose dette sull’onda della rabbia o semplicemente il classico “nero su bianco” di quello che penso ma per mille motivi non potrei mai dire.

lei è una stronza, quell’altra è una puttana, lui è un incompetente, l’altro è un taccagno di merda, loro sono dei tonti, gli altri degli approfittatori. a uno non importa un cazzo, con l’altro mi tengo in contatto solo per convenienza, quella la frequento solo perchè devo, il lavoro è una merda, scavalco i muri per risparmiare 20 euro, eccetera.

a chi posso dire tutto questo, dal vivo, senza farmi terra bruciata intorno? o peggio.

e quindi niente, altro blog che leggevo, altro blog che praticamente chiude, il secondo dopo lo storico blog della programmatrice che anni fa promise (a chi? a se stessa?) di tornare a scrivere e invece, puff, chi ha mai visto più di un post ogni 3-4 mesi?

triste.

un esercito di potenziali scrittori che spariscono e vengono rimpiazzati da milioni di utenti inutili che postano addominali, cibo e gattini con musichette, balletti e filtri inverosimili.

peccato. peccato. peccato.

Alone

4 giorni di weekend, 4 giorni di solitudine rotti solo oggi da una gita al mare con la truppa dove LEI come sempre non ha mancato di essere la protagonista di ogni genere di fastidio, dalla colazione al bar nel viaggio di andata (partiti tardi e perdita di altri 10 minuti per il caffè), altro tempo perso a pranzo dove ha ordinato una frittura che le è arrivata gigantesca e lei, senza fame, bocconava un pezzetto per volta, posando la forchetta e sospirando “perchè era davvero troppa”. capito che il mio “e avanzala e basta!” era caduto nel vuoto ho mollato tutti al ristorante e sono andato a fare un lungo giro in bici, recuperandoli poi lungo la passeggiata in spiaggia.

propongo di andare al bar panoramico dell’hotel e finiamo seduti in una panchina sotto il suddetto hotel perchè LEI ha comprato un cono gelato gigante e lo deve leccare 5 grammi al minuto. roba da scaraventarla in mare.

alla fine siamo riusciti a vedere il bar, il panorama e a fissare la data definitiva per le pulizie di casa (dopo 2 anni!): venerdì prossimo.

quindi domani tornerò in galera e prenderò il venerdì libero, quindi venerdì pulizie e sabato e domenica campeggio, sperando nel bel tempo e tutto il resto.

poi non so come andrà, intanto due piani li ho fatti.

siamo tutti nella mani di dio.

Stronzi miei

conosco solo stronzi. solo stronzi che in 4 giorni di ferie 1) non si sono mai fatti sentire e 2) impiegano 12 ore (letteralmente) per rispondere a un messaggio o richiamarti, dopo aver lasciato squillare il telefono a vuoto per una decina di volte perchè evidentemente avevano di meglio da fare.

e purtroppo causa maltempo non sono potuto tornare nel mio piccolo paradiso personale, restando a casa, tra ikea e centri commerciali, a marcire facendo i soliti giri.

tant’è.

stronzi miei.