Del distacco emotivo

NIKO sarà al mare questo weekend (con pioggia o bel tempo non importa, lui verrà). l’ho sentito ieri per chiedermi info su hotel o B&B, come se io potessi saperne qualcosa dal momento che, grazie a dio, possiedo un appartamentino che mi assicura di non aver mai bisogno di niente e nessuno quando voglio passare del tempo al mare.

venga o non venga poco importa, quest’anno cercherò di restare nel mio, tirare dritto, ok la compagnia ma senza puntarci troppi soldi, che poi il banco vince sempre e io resto inculato e abbandonato nell’indifferenza generale.

idem con L’AMICO DEL CAMPEGGIO, che sarà lì con la tendina e le ore che come sempre mi farà perdere per prendere due banane al supermercato o il tempo speso alla reception per le pratiche di ingresso.

l’idea della tenda è stata ben ponderata e subito abbandonata: troppe scomodità, troppe spese, tempi morti, fastidi e scarse garanzie di divertirmi più di quanto già non faccio, con l’aggravante che se poi sono sempre quello dimenticato da tutti quantomeno mi tengo in tasca centinaia di euro di piazzola da pagare.

sputaci sopra.

Dei silenzi digitali

sul fronte della piattaforma tutto tace. ovviamente non aspetto segni di vita anche se, fosse solo per cortesia, una risposta scritta sarebbe quantomeno dovuta.

certo poi immagino la vergogna (se mai c’è stata) di dover mettere nero su bianco l’ennesima sbuffata circa “la pandemia, i costi, tutto gratis, non posso pretendere nulla, bisogna avere pazienza”, eccetera, tutta robaccia (sottolineo: robaccia) che dopo 14 mesi, anche no, non vale più.

ripeto: avrebbero fatto più bella figura e salvaguardato il loro buon (?) nome, se avessero avuto l’onestà di inviare una email a tutti gli utenti con un link per scaricare la propria roba, scusandosi per l’accaduto, ammettendo così di essersi sbattuti le palle per quasi 10 anni senza mai aver reso ottimale la gestione -e la protezione!- dei dati personali, degli scritti e dio solo sa che altro.

ora si parano il culo dietro la giustificazione (tale solo per loro) del fatto che “è tutto gratis quindi non possiamo pretendere nulla”, peccato che qua e là qualche soldino lo abbiano preso, chiesto o almeno ottenuto, quindi, se non per tutti, almeno per qualcuno, tanto “gratis” non è.

comunque.

resto seduto in riva al fiume in attesa di veder passare il cadavere del nemico, che, tradotto, vuol dire, per me, attendere la messa online del sito (già qui tremo…), scaricare tutto lo scaricabile e poi addio.

a distanza di due mesi non è accaduto nulla e non capisco come sia possibile che un paio di ebeti possano pagare un programmatore per far tornare in vita un sito che dopo 14 mesi di rabbia, silenzi e prese in giro, verrà svuotato a abbandonato da tutti i blogger alla prima occasione.

c’è altro luogo dove accamparsi, nella rete, non esistono solo loro.

e comunque la lezione è imparata: salvare sempre tutto, copie di tutto ovunque, perchè, come nella vita, oggi ci siamo, domani chissà.

ridicoli.

Dei pagliacci digitali

“Le ripeto non è semplice come lei pensa, caricare in locale e via.
Deve capire che è un anno difficile per tutti, in cui nonostante tutto stiamo investendo tempo, risorse e denaro per una risorse che è sempre stata gratuita quindi mi spiace ma non può avere pretese di ogni tipo.
Le ripeto che ci siamo lavorando e le chiedo pazientemente di aspettare, alternative non ce ne sono. A presto.”

a presto. “pazientemente aspettare” i porci comodi di una ditta che dal 2012 gestisce una piattaforma senza aver mai aggiornato un cazzo e “pazientemente aspettare” che dopo un anno e mezzo ancora oggi non funziona nulla e i miei scritto sono immotivatamente sotto sequestro di questa specie di “mafia” del web.

mail datata 26 febbraio, siamo il 26 aprile, sono passati 2 mesi e ancora è tutto fermo.

“abbiamo coinvolto anche uno degli sviluppatori storici perché è proprio difficile trovare al giorno d’oggi persone capaci di metterci mano!”, altra email del medesimo giorno, dove in realtà la traduzione corretta sarebbe “è talmente tutto così vecchio e obsoleto che nessun programmatore oggi ha le competenze per riavviare qualcosa tecnologicamente così vecchio che è quasi come dover imparare da zero regole di programmazione che ad oggi non sono comunque neanche più spendibili”.

insomma è tutto morto e dopo piccate email di risposta (dopo mille email ignorate) ancora non si muove foglia.

ora ho scritto ancora, dato che mi pare di aver “pazientemente atteso” altri 2 mesi.

vediamo.

pagliacci.

Vita senza cani

siamo senza cane da oltre un anno (23 gennaio 2020), abituati da sempre ad averne uno con una sola singola “pausa” di 12 mesi esatti tra l’uno e l’altro nei precedenti 25 anni.

LEI continua a parlare di havanese (“Bichon havanais”) ma di andarne a prendere uno non ne se parla. io vorrei un bovaro del bernese uguale al mio adoratissimo cane perso lo scorso anno, mentre il resto della famiglia pare essere imbambolato davanti e internet e tv.

ci sono altre priorità, insomma.

come per i viaggi (che mai si possono fare perchè un meteorite potrebbe distruggerci casa) la vacca di LEI sta facendo mille storie per non far chiudere il “progetto cane”.

vuole un cane piccolo “da portare al mare”, sull’onda delle troie amiche di ombrellone che ogni anno arrivano con peloso da infilare sotto la sdraio ma poi, all’atto di procedere a procurare cotanta comoda pelosità, tutto finisce in un “per adesso no, voglio andare via tranquilla”.

“andare via” non si sa dove dato che i bastardi al governo non ci faranno andare da nessuna parte se non dietro mille burocrazie e quarantene. e poi c’è il vedovo che ha litigato con tutti e vive solo grazie a noi (e non lo possiamo quindi abbandonare), poi ci sono le piante che seccano senza nessuno che le annaffia (scusa 2021 mai utilizzata prima d’ora) e ovviamente la casa potrebbe essere colpita da un uragano o venire violata da plotoni di ladri.

e “un cane grande” non lo vuole perchè “è impegnativo” e poi “tocca a lei cuocere piatti di pasta e carne per i primi mesi” e, inutile dirlo, con i due funerali dello scorso anno dove in un colpo solo si è liberata di due “fastidi” (parente + cane), ora non vuole assolutamente ingombri o impedimenti che possano rovinare sua sua fantastica estate 2021, estate che comunque è già compromessa da virus, leggi del cazzo e il vedovo da accudire.

ma il cane non lo vuole, perchè è un impegno, eppure non impedirebbe di fare nulla che già sappiamo non faremo: viaggiare.

balle su balle, scuse su scuse, pretesti e non finire, tanto che adesso sto valutando l’idea di trovare un cucciolo (uno qualunque) portarlo a casa e, semplicemente, imporlo.

ecco qua. amatelo.

e andate tutti a fare in culo. anzi no, non potete andare da nessuna parte.