Dei pagliacci digitali

“Le ripeto non è semplice come lei pensa, caricare in locale e via.
Deve capire che è un anno difficile per tutti, in cui nonostante tutto stiamo investendo tempo, risorse e denaro per una risorse che è sempre stata gratuita quindi mi spiace ma non può avere pretese di ogni tipo.
Le ripeto che ci siamo lavorando e le chiedo pazientemente di aspettare, alternative non ce ne sono. A presto.”

a presto. “pazientemente aspettare” i porci comodi di una ditta che dal 2012 gestisce una piattaforma senza aver mai aggiornato un cazzo e “pazientemente aspettare” che dopo un anno e mezzo ancora oggi non funziona nulla e i miei scritto sono immotivatamente sotto sequestro di questa specie di “mafia” del web.

mail datata 26 febbraio, siamo il 26 aprile, sono passati 2 mesi e ancora è tutto fermo.

“abbiamo coinvolto anche uno degli sviluppatori storici perché è proprio difficile trovare al giorno d’oggi persone capaci di metterci mano!”, altra email del medesimo giorno, dove in realtà la traduzione corretta sarebbe “è talmente tutto così vecchio e obsoleto che nessun programmatore oggi ha le competenze per riavviare qualcosa tecnologicamente così vecchio che è quasi come dover imparare da zero regole di programmazione che ad oggi non sono comunque neanche più spendibili”.

insomma è tutto morto e dopo piccate email di risposta (dopo mille email ignorate) ancora non si muove foglia.

ora ho scritto ancora, dato che mi pare di aver “pazientemente atteso” altri 2 mesi.

vediamo.

pagliacci.

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