tre settimane di ferie già stabilite e una da fissare, possibilmente il prima possibile dato che lo stonzo ha stabilito l’ennesima regola del cazzo che vale solo per il nostro ufficio: “ferie entro settembre perchè poi siamo pieni di lavoro e non possiamo più farle”.
ad avere il medico compiacente farei 10 giorni di mutua a novembre e 5 a dicembre solo per il gusto di vedere quanto lavoro ci sarà mai da fare che ogni volta fisso l’orologio (da 11 anni) e sera non arriva mai.
stronzo figlio di puttana.
e per un bastardo che lascio in ufficio trovo anche un’idiota a casa: LEI.
annuncio questo pomeriggio il piano ferie, così, al volo. tanto per informare, giusto per gradire, tanto per sondare il terreno e capire cosa è meglio fare, dato che LEI da mesi va sbandierando che “lei quest’anno vuole andare via -in viaggio- e ci andrà”, perentorio battere dei piedi di una bimba ben oltre la maturità anagrafica che avrebbe solo bisogno di una sonora serie di sberle e 5 anni di serissimi lavori domestici 24/7 per insegnarle che, nel mondo in cui viviamo, non serbe a nulla fare i capricci per ottenere tutto quello che si vuole.
comunque, per farla breve, brevissima, anche questa estate è tutto in “forse”, non tanto per la questione del virus quanto perchè “a casa non resta nessuno e muore tutto”. insomma, la scusa 2021 per rovinare viaggi e vacanze è il giardino che, se non innaffiato, “muore tutto”.
nel corso degli ultimi anni le scuse per rompere i coglioni sono state molteplici: il cane che resta solo, i ladri che possono entrare in casa, LA PRINCIPESSA che si laurea, poi che trasloca, la parente che sta morendo (e stava benissimo) e, per non farsi mancare nulla, un anno, così, senza motivo anche la scusa del “potrebbe arrivare un tornato e distruggere casa”, come se a restarci dentro si potesse tipo aggrappare alle travi ed evitare danni alla struttura.
a natale non si è mai potuti andare da nessuna parte perchè “io a natale non mi muovo neanche per sogno!!!”, affermazione urlata a denti stretti come se ci fosse il rischio di finire in un campo di concentramento nazista. lo scorso anno, con la parente a un passo dalla tomba, durante una passeggiata serale, sospirando, ha detto “proprio quest’anno che a natale avevo deciso di andare a fare un bel viaggio”.
poi il femminicidio è pure un reato.
insomma, anche il 2021 ha la sua croce, come se palesemente non fosse ancora chiaro il concetto che alla fine è sempre meglio cogliere le occasioni che arrivano perchè, storia recente dimostra, non saremo in salute in eterno e basta anche solo un mal di denti per far saltare tutto e magari anche per sempre.
ho una voglia di mettermi a urlare bestemmie in strada che non potere capire.