Delle lacrime che non ricordo

LA TONTA è ancora nella fase del lutto e certamente sarà ancora arrabbiata con “mr nessuno” che ha contagiato la madre facendola morire nel giro di un mese.
non risponde ai messaggi ma l’ultima risposta è stata abbastanza chiarificatrice circa il momento in corso.

“quanto è morto mio papà ho sofferto tanto ma adesso proprio mi manca la terra sotto i piedi. è una sensazione che non è facile spiegare a parola, vado avanti ma è tutto una merda”.

i padre è morto 10 anni fa e ricordo bene di non aver visto una lacrima sui volti di nessuno. sembrava fosse morto un vicino di casa, di quelli che c’era l’abitudine di verlo spesso, momento triste, ma non è che ci vado a piangere. adesso a 10 anni di distanza “ha sofferto molto”, cosa che a me non è mai risultata tanto che, appunto, lo confermo ancora oggi tanto all’epoca mi fece stranire la cosa.

comunque.

“manca la terra sotto i piedi”, ma guai a lasciare la bambina per andare a negozi o da ikea. a cosa serviva dunque “la nonna”? poi per carità, un genitore è sempre un genitore, non discuto, ma all’atto pratico cosa le manchi fisicamente non mi è chiaro. mancheranno le telefonate o i pranzi del fine settimana, perchè per tutte le altre cose che io sappia non è mai stata chiamata in causa ne hamai voluto (o le è stato permesso) di essere attiva in qualunque senso del termire. ripeto: cosa manca allora adesso che a mancare fisicamente è appunto lei?

misteri. ma non della fede.

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