Settembre, ancora

ancora qua, ancora scrivania, per fortuna questa mattina con lo stronzo assente perchè certamente ha i fatti suoi da seguire altrove. e tanto meglio così.

vorrei essere al mare, vorrei essere sotto la torretta a parlare, vorrei vedere le onde, respirare l’aria buona, sentire il brusio della gente sotto l’ombrellone o in acqua a giocare.

ultimi tre giorni per metà dei bagnini, poi torneranno alle loro attività, forse in visita per un weekend, ma sono parole, poi vedremo nei fatti. e poi sarà settembre e poi sarà il declino e poi sarà tutto nuovamente chiuso e poi saranno passeggiate al sabato nella spiaggia deserta con un sole ancora godibilissimo ma nessuno con coi condividerlo. sarà silenzio, sarà la tenera solitudine dell’inverno, dove il mondo è la mia ostrica ma non ci sarà nessuno con cui fare, organizzare, andare, scoprire, divertirsi. sarà routine, 5 giorni di galera, 1 di mare, 1 a negozi, i soliti, le solite cose, il solito countdown da riattivare e sbirciare giorno per giorno.

meno 200 giorni, meno 134, meno 99, meno 40.

una vita persa in attesa di vivere.

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