primo natale senza il vedovo. secondo natale senza la parente, secondo natale senza il mio cane.
primo natale senza la loro cosa, venduta qualche settimane fa e ora immagino destinata a fare da dormitorio a una famiglia di operai stranieri. un secolo di storia di famiglia svenduta a pochi soldi (di più non si poteva) e buttata alle ortiche nel giro di poche settimane.
ieri sono passato al cimitero, un saluto veloce, perchè a parlare con delle fotografie che non rispondono non è che si può tirar sera. e mi mancano, entrambi, molto, loro, la loro cucina, il calore della stufa, il cioccolatino, la coca cola fredda, la normalità di una confidenza, una parola, un racconto, un consiglio.
ed è finito tutto.
ed è natale. il primo natale senza il loro mondo.
chissà dove sono adesso, se sono lassù o chissà dove, se vedono, se ascoltano, se aiutano. a giudicare dalle zero vincite al superenalotto direi di no. oppure si. si chiama fede per un qualche motivo no?
il primo natale e a me sembra di averli appena visti entrami pochi minuti fa, di essere andato a casa loro, aver chiacchierato e niente. tutto qua.
il primo natale.