Squilla

tempo di quarantena, gente a casa senza un cazzo da fare.

MISS GIOSTRINA ha liquidato la chiamata di qualche giorno fa e semplicemente ignorato quella di ieri. spero si becchi il coronavirus così vediamo se dopo 10 giorni intubata la cresta torna ad abbassarsi e il cervellino si regola in automatico alle vita vera che non è fatta solo di cazzi online da scopare e paturnie mentali da due soldi.

L’AMICA DEL CAMPEGGIO (E.) risponde a qualche messaggio solo per farmi sapere che stanno sopravvivendo a questa “apocalisse”. invia il messaggio, tempo un secondo la chiamo e non risponde. non risponde da anni, non spiega niente e non richiama. domani è domenica, i negozio saranno tutti chiusi, lei sarà a casa e vediamo che scusa ci sarà, dopo anni di silenzio, per non rispondere a questo cazzo di telefono.

in compenso questa mattina ho parlato con C., ex compagna di classe, che ho scoperto lavorare a due passi da casa mia, nella zona industriale. un milione di chiacchiere sulle solite cose, poi ci siamo lasciati chiedendole di sentire lì in zona se qualche azienda ha bisogno di personale. dato che annunci e agenzie falliscono da anni, vediamo col passaparola.

SOPRAMMOBILE l’ho chiamato ieri, anche lui a casa, anche lui rinchiuso in un appartamento giudicato tutto sommato vivibile. anche con lui quasi mezz’ora di chiacchiere su attualità e previsioni per il futuro.

insomma, bene o male qualcuno con cui fare quattro chiacchiere lo trovo sempre.

anzi! sento più gente adesso in quarantena che prima quando tutto filava liscio!

potere del virus!

Giorno 16

16° giorno di vacanza beata.

in casa i lavori si sono arenati da settimane anche se LEI pare sia entrata pian piano nel loop di pulire qua e la, evento straordinario che cesserà nell’istante stesso di riapertura di negozi e piscina, ripresa che coinciderà col tornare ad avere la macchina sotto al culo tutto il giorno e “si fotta la casa”.

il resto della truppa è seduta o stesa ovunque, sul divano ormai sfondato, tablet in mano o cellulare da pigiare con l’audio delle stronze che girano su whatsapp a tutto volume.

ci sarebbe il portico da lavare, tavolo e sedie da pulire e da portare in vita le sdraio relegate in cantina, ma tutti ci guardiamo con aria da “voglia di fare niente” e nessuno muove un dito. amen.
l’idea delle sdraio è stata mia e chissà come secondo LEI non è possibile sdraiarsi in giardino fino a quando pavimento e arredi non siano stati puliti. mistero sulla logica della cosa.

ad ogni modo anche senza fare niente si sta benissimo lo stesso.

in santa, santissima, pace.

Giorno 15

quarantena, giorno 15.

non vedo gli stronzi da 11 giorni e mi sembrano passati solo 2 minuti da quanto il figlio di puttana spiava alle mie spalle il monitor.

11 giorni e qualcosa come 450 km risparmiati, viaggi avanti e indietro per scaldare la sedia della “ditta fortemente radicata nel territorio 100% made in italy”.

e poi c’è il riposo, la mente sgonbra da preoccupazioni, l’ansia di avere qualcosa da fare per giustificare 40 ore a settimana passate a marcire dietro una scrivania, eccetera.

resta la vita, quella vera, ora.

vacanza a tempo indeterminato, il sogno della mia vita, con la situazione virus che ad oggi non sembra trovare una fine e quindi, poco ma sicuro, si allungano le ferie forzate e la relativa pace assoluta.

mai e poi mai avrei immaginato che nell’inferno infinito di ore tra natale e agosto capitasse una simile occasione per potermene restare tranquillo, dopo mesi di malattie, due lutti, la predica, i colloqui oggi fortunatamente fallimentari (se fossi saltato dalla nave ora sarei disoccupato senza coperture di alcun tipo!) e tutto il resto.

15 giorni a casa, in pace, e mi sembra di essere libero da appena 5 minuti.

dopo tanti fastidi inutili, questa si che è vita!

Noia?

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