Aggiornamenti dalla casa

come previsto il test è risultato negativo. per fortuna.

ora LEI gira con la mascherina quando va dal parente a fare assistenza e al supermercato per la spesa.
sono curioso di vedere quanto tempo impiegherà la troia untrice di peste a tornare indifferente a casa nostra, roba che io non risponderò della mie azioni questa volta.

nel frattempo i lavori di casa sono fermi da un giorno, dopo lo sforzo immenso di aver pulito il garage le sfaccendate anime di casa non fanno mosso foglia fino a questo pomeriggio quando mr divano ha tagliato il prato, spianato il terreno col pesantissimo rullo in cemento e riattivato le “tartarughe” che falciano l’erba automaticamente.

stasera è ovviamente distrutto ma d’altra parte se si passa a fare il mulo dopo 12 mesi di divano è abbastanza normale.

nei prossimi giorni sarò a casa forzatamente pure io e vedremo chi e quanto tempo passerà tra televisione e stronzate sul cellulare.

sarà una strana vacanza.

La matematica della fregatura

la notizia delle ferie-bomba caduta sulla mia testa nel tardo pomeriggio è stata solo la seconda bomba della giornata.

la prima è arrivata alle ore 13.00 circa quando mi sono collegato (da casa) ai social del campeggio e ho ricevuto un virtuale quanto doloroso calcio sui coglioni: causa coronavirus il campeggio non aprirà più a fine aprile bensì a metà maggio.

per farvi capire la mattonata sui denti che ho preso occorre usare la matematica, perchè solo i numeri riescono a rendere l’idea del peso di questa notizia.

  1. la stagione del campeggio va da fine aprile a fine settembre, quindi dura circa 5 mesi e poco più.
  2. di questi 5 mesi al massimo sono riuscito a godermi 33 giorni, con l’avanti e indietro di troppo brevi weekend e qualche gruppo di giorni sparsi qua e la quando clima e tempo lo permettevano.
  3. il posticipo dell’apertura ha di fatto bruciato all’istante 7 giorni di campeggio, cioè 3 weekend + la festa del primo maggio. in percentuale ho praticamente perso oltre il 20% della mia estate ancora prima che questa abbia inizio.
  4. mancavano 40 giorni alla riapertura, ora sono tornato a 60
  5. ora mi brucio a casa almeno una settimana di ferie e non posso neanche dire che questo se non altro serve a “picconare” giornate di attesa alla riapertura del campeggio perchè adesso sono raddoppiate rispetto ai giorni che ora mi brucio, finendo col vanificare anche la positività di questa forzata “vacanza”.

non so come andrà a finire ma qua ogni giorno mi pare di sprofondare sempre di più.