Chi trova un amico non trova un tesoro

questa mattina ho portato il vecchio pc in negozio e ho ordinato quello nuovo, consegna prevista per la prossima settimana, a dio piacendo anche prima. ovviamente io spero in quel “prima”.

LEI al mare, io dal parente a preparare il caffè, sistemare casa alla buona e preparare i medicinali. sono passato a prelevare soldi per pagare il pc e ho comprato un nuovo paio di infradito da usare in campeggio, altra cosa da mettere nel mucchio in attesa di una stagione che quest’anno sembra non voler iniziare mai.

oggi pomeriggio andrò al solito centro commerciale (quello dove sono già stato ieri) ma in compagnia de IL TRASCINATORE. non accadeva di uscire con lui da 5 anni, se non 6 o 7 addirittura.

l’ho invitato io, pensando che il suo invito della settimana scorsa potesse fare da potenziale apripista a un “ritorno di amicizia” che però questa volta, per quanto mi riguarda, avrà delle regole ben precise.

SI a uscite e serate al bar, SI a ikea, centri commerciali, centri città. SI a parchi divertimenti, fiere, mostre, mercatini. Si al cinema.

poi ci sono i NO.

NO a regali di compleanno, comuni o singoli. NO soldi per festeggiare gli altri, nascite, morti, lauree, eventi a sorpresa. NO alle cene in ristorante.

se avrò occasione di andare al mare o in giro per i cazzi miei lo farò, andrò, viaggerò, senza farmi problemi di comunicare, invitare, condividere.

l’amicizia come la volevo io chiaramente non esiste, l’ho ben capito nel corso dell’ultimo decennio, quindi NO a qualuque cosa riguardi spese extra, spese per regali, spese per quote o qualunque altra cosa non copra i puri costi di quello di cui IO e solo IO godo al 100%. pago quello che uso solo io, pago quello che mangio solo io, pago quello che sfrutto solo io.

l’amicizia non ha bisogno dei soldi o almeno, per me, non ne ha mai avuto bisogno.

l’amicizia non è una persona da chiamare quando c’è un conto da dividere e non è neanche un tappabuchi da convocare al bisogno.

o ci sei quando IO ho bisogno, voglia, desiderio, altrimenti ciao, resta pure dove sei, ho passato 10 anni da solo e di certo non mi spaventa passare così i prossimi 100, se l’alternativa è pagare regali da 20 euro e riceverne da 5.

e si, il 99% è questione di soldi, non quelli che non voglio spendere, ma quelli che purtruppo ho già speso per lauree, nascite, attestati, diplomi e semplice beneficenza, come i due cellulari presi a uno sfigatissimo IL LAUREATO che ha ottenuto il pezzo di carta dopo 15 anni di “studio”.

e io pago? no, non funziona così. ha funzionato (per gli altri) in passato, adesso i rubinetti sono chiusi. no money.

non voglio regali, non faccio regali. auguri per la laurea, congratulazioni per il bambino (condoglianze più che altro), sono felice per la tua carriera. per l’attestato, per l’onomastico, per quel cazzo che ti pare.

sono con te, al tuo fianco, ma GRATIS. no more money. che di money in passato ne ho spesi a centinaia per tutti quanti e alla fine sono finito col restare da solo per anni lo stesso.

se vi sta bene avermi gratis benissimo, altrimenti, ripeto, amici come prima.

anzi no, non parliamo di amicizia.

quella è un’altra cosa.

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