Pronti, partenza…

“ti ho tirato fuori lo zainetto […] dopo guarda lo zainetto […] scegli lo zainetto […] guarda se ti va bene lo zainetto”.

meno di tre giorni alla partenza e l’ansia è già in distribuzione con LEI che inizia a scassare la michia con le sue pare mentali. oggetto: lo zainetto.

lavoro 8 ore al giorno, ne perdo un’altra in viaggio avanti e indietro da casa e ufficio, ci sono 38 gradi, le corde vocali lesionate vanno a nozze con l’afa, la voglia di parlare è zero, sono in arretrato di 3 ore di sonno al giorno e LEI, nullafacente con serva pagata per pulir casa al posto suo, rompe il cazzo con il suo infinito fiato tipico di chi dorme beatamente e non ha altri pensieri per la testa.

e a pranzo mi sono sognato di chiederle se fosse più stato ritrovato il libretto che parla del nostro paese, quello fatto stampare dal parrocco un milione di anni fa, quello sparito chissà quando dalla libreria e mai più ricomparso. l’idea è che sia stato gettato via in uno dei suoi folli raptus di pulizie, dove BUTTARE VIA è la soluzione per evitare la fatica di PULIRE e soprattutto RIORDINARE.

“tu lo hai più cercato? invece di fare 40 ore al giorno davanti al pc prova a cercarlo tu, no?”

io lavoro. lei non fa un cazzo. lei è quella che ha buttato il libro o lo ha spostato secoli or sono, tutti se ne sono sbattuti il cazzo, io ho chiesto solo una informazione e adesso divento incaricato al ritrovamento del suddetto volume?

fottiti. fottiti tu, il libro e la puttana del dio che t’ha regalato una vita di sollazzi e mani nella figa 24/7.

e anche per quest’anno il viaggio di vacanza e relax inizia con spensierata leggerezza e serenità.

cazzo.

Della fondamentale apparenza

SAM arriva in spiaggia spuntando dal cancello con fisico flexato per mostrare i muscoli. l’apparenza è tutto.

NICOLO’ flexa i bicipiti a ogni buona occasione anche se, muscoli a parte, ha un corpo da meringa.

MAT, 17 anni, flexa a ogni buona occasione, col suo corpo da minorenne che brucia 9000 calorie al secondo, palestra tutti i giorni e, immagino, guai a sgarrare a tavola.

MICH è partito di testa e vuole “diventare grosso”, con cibo pesato e campeggio saltato “perchè la palestra non offre macchinari adeguati al suo modo di allenarsi”.

FEDE, GOSSIP, tutti gli altri, fratelli, amici, conoscenti, tutti in palestra ogni mattina “a fare allenamento”.

fisico, pettorali, addominali, bicipiti. e vietato essere grassi, altrimenti c’è il giudizio.

non so come facciano, dove trovino anche solo la voglia di rincorrere il vento.

comunque.

SAM è basso, bassissimo, ma salta di brutto, perchè le gambe sono allenate. e non si perde occasione di fare giochini che i comuni mortali -non assidui a fare 4000 flessioni al giorno- si possono solo sognare. salta, scavalca recinzioni, resta in equilibrio. si pavoneggia in modo abbastanza modesto, tutto sommato.

lo scorso anno è atterrato male e si è storto una caviglia (circa, se ben ricordo), più altri indicenti assortiti, tipo il collo bloccato, strappi o altro. appena 18enne è sulla buona strada per fare l’abbonamento dal fisioterapista a vita.

quest’anno botta al piede, forse altre due cosette, roba da poco, ma il grosso è arrivato domenica scorsa quando è caduto male e il ginocchio ha iniziato a fare male, tanto da dover essere sorretto fino alla piazzola.

poi lunedì vengo a sapere che è tornato a casa, in ospedale e servono altri 34 messaggi di sollecito, poi dribblati passando per SARA (la fidanzata), per venire a sapere che probabilmente (85%) si è rotto il crociato, quindi operazioni, stampelle e tutto il resto del kit.

estate rovinata praticamente appena iniziata.

e ora flexa.

Le cronache del mare 2022 (capitoli 28-29-30)

VENERDI’

arrivato in campeggio nel pomeriggio, ho trovato GOSSIP e lo svizzero ai campi da beach dove ho giocato poi con dei bambini. poi a far chiacchiere con EMI e IVAN che si è infilato nei discorsi -come al suo solito- fino a quando ho mollato la conversazione.

poi sono arrivati in campo gli altri, abbiamo giocato al gioco del ladro e poi in mare a fare un bagno con lo svizzero che ha voluto sapere del mio viaggio a zanzibar.

poi un salto al supermercato per prendere qualcosa da sgranocchiare prima di passare in pizzeria (dello sport) per prendere una pizza da mangiare tranquillamente sotto il tendone dell’area hobby, poi doccia e ritorno in città causa maltempo previsto per le 23.00 (con totale inutilità nel restare in campeggio da solo quando tutti al contrario di me avrebbero avuto un posto asciutto dove andare a riparare).

SABATO

parcheggio nel boschetto, arrivo in spiaggia alle nove del mattino, chiacchiere con FRANK, SEBA e EMI.

partita in campo con l’animazione, poi sono arrivati gli altri ma si sono piazzati al sole e io col cazzo che restavo lì a fondere, così ho fatto un salto al supermercato per un gelato, poi uno snack al bar, seguito da chiacchiere con DOM in piscina dove ho fatto un meritatissimo quanto necessario bagno rinfrescante.

tornato in campo ho giocato coi ragazzi e LA ROSSA, poi doccia ai bagni nr 1, riportato lo zaino in spiaggia e poi in giro per il campeggio in videochiamata con SPALLE.

in passeggiata ho beccato FEDE, fresco di arrivo in campeggio e l’ho accompagnato in piazzola assieme ai genitori, per poi restare un po’ con loro a fare quattro chiacchiere.

poi pub dove i ragazzi hanno litigato col coglione del buttafuori per via di un bicchiere rotto, facendo indispettire tutti quanti e facendoli andare via, direzione molo fino alle una di notte a fare tutti gli scemi con loro che cantavano canzoni e il guardiano che arrivava a chiederci di fare silenzio “perchè sembrate un gatto con le emorroidi”. poi sono tornato in appartamento.

DOMENICA

parcheggio nel boschetto e mattinata senza spiaggia a causa del vento molto forte, quindi piscina ma prima colazione con qualcosa preso al supermercato e mangiato seduto all’ombra della panchina al parco dei bungalow.

in piscina ho beccato i ragazzi e abbiamo giocato con una pallina, ridendo e scherzando per qualunque cosa, poi qualche giro sugli scivoli (quelli multipli visto che i singoli erano intasati di gente), poi ancora pallina nella piscina più piccola.

pomeriggio da FRANK, poi da EMI a far chiacchiere.

partenza come sempre circa alle otto.

650 giorni dopo

14 ottobre 2020.

“non mandarmi immagini di cazzate che non ho tempo di guardarle e mi si intasa il cellulare”.

seconda volta, tono medesimo. prima la versione era “niente immagini di cazzate che voglio tenere lo spazio del cellulare per le foto dei miei figli“.

direttamente dalla bocca che, da sempre, sostiene che “la nostra è una amicizia vera tra uomo e donna, esiste” e ancora, dal medesimo corpo le cui braccia, sempre, mi strangolano in un abbraccio ogni volta che ci vediamo, tra grandi sorrisi e allegria.

tutto finto, ora lo so, l’ho capito tardi, ma l’ho capito.

26 luglio 2022.

“come stai?”.

650 giorni esatti per trovare il tempo, l’interesse, la voglia, la forza di accorgerti che non ci sentiamo “da un pochino”. 93 settimane, cioè 21 mesi, cioè praticamente 2 anni.

650 giorni dopo cosa te ne viene esattamente a sapere come sto? in due anni potevo essere morto, essermi sposato, divorziato, fidanzato nuovamente, aver cagato almeno 2 figli, aver avuto un incidente, avere vinto alla lotteria o essere attaccato a un respiratore. potrei essere in america, potrei aver fatto carriera o stare a dormire sotto un ponte.

dove sei stata tu, esattamente, in questi due anni, per voler sapere, adesso, 650 giorni dopo “come sto?”.