Pronto, socialità?

la rubrica del cellulare è lo specchio della mia realtà sociale.

più della metà dei numeri è gente è divisa in gente che ha un’età decisamente inferiore alla mia e/o che comunque non riesco a frequentare dal vivo perchè tutti sparsi in varie regioni o comunque lontani da me.

il resto della rubrica è formata da numeri di persone della mia età che comunque non frequento, la maggioranza gente che a livello sociale non conta nulla o con la quale ho (o hanno) tagliato i ponti.

restano quattro rapporti sfigati che si contano sulle dita di una mano o poco più: una madre povera che poco può permettersi e che comunque vale fin lì a livello di compatibilità sociale e che comunque si porta dietro (per quanto pochissimo, devo dire) il “peso” della famiglia. il marito di lei, stesso discorso.
chi resta?

IL PELOSO, che legge libri di economia e poi ne vuole discutere, convinto no vax che da 24 mesi mi sta facendo morire con discorsi di logica ferrea e proteste di ogni tipo, che quando parla di un argomento ci si fissa per mesi e non c’è modo di cambiare aria. quello che il telefono fonde quando lo chiami ma se è occupato a fare altro (e vede la chiamata in corso) non risponde e si scusa 15 ore dopo. quello che arriva sempre con 20-30 minuti di ritardo, quello che guida come mio nonno, quello che prendere le strade più contorte anche se ci sono io a conoscere i percorsi più brevi.

SOPRAMMOBILE: un nome un perchè. over 40, sempre occupato ma è sempre in giro da solo, niente fidanzate (mai avute credo) e vanta di “essere occupato” ma nessuno ha mai capito a fare cosa e parla di gente (anonima) che nessuno sa quando frequenta dato che non esce mai di casa se non per andare in centro da solo a passeggiare. forse sbaglio, ma anche no, dati alla mano. per uscire con lui devi prendere appuntamento almeno 4-5 giorni prima, mai in settimana, solo nel weekend negli orari centrali del pomeriggio così che per uscire due ore a fissare una mummia che non parla ti rovini l’intera giornata.

I TONTI: conosco lei, lui è arrivato dopo. fidanzati collosi, impossibile staccarli, ora sposi, da due anni genitori. 6 anni per trovare una casa che si adattasse ai loro capricci e disponibilità tirchiamente economiche. con lui alla guida un viaggio di 40 minuti diventano 60 buoni, lasciare l’auto nel primo parcheggio disponibile è cosa impossibile da fare (meglio girare altri 5 minuti “per trovare di meglio”) per poi entrare in negozi o centri commerciali e passeggiarci dentro a velocità lumaca. nel tempo di un pomeriggio che con loro ho girato un centro commerciale, da solo ne ho fatti quattro. per dire. cagata ROVINA VITA (la prima e spero unica figlia) sono spariti dai radar e io li ho anticipati sparendo prima. un anno fa è mancata la madre di lei, per covid, quella che “non deve restare chiusa in casa ma deve andare in chiesa, in giro, dalle amiche”, eccetera. morta. 12 mesi di lutto ancora in corso, col messaggio di poco fa che mi avvisa di “un periodo molto brutto perchè mi manca tanto mia mamma”. ok. e io, scusa, a parte spiacermi, cosa posso dirti? devo uscire con una col muso da 12 mesi che non volta pagina? hai una casa nuova, una figlia nuova, casini al lavoro, corse da fare, penso che distrazioni ne hai a bizzeffe, visto anche i tuoi 24 mesi di assenza dalla vita del sottoscritto, evidentemente dedicati -buon per te- a fare altro. o no?

fine. tutto qua, rubrica vuota.

una volta mi sentivo solo e ancora, a volte, mi ci sento. ora il 90% del tempo mi sento libero, semplicemente. libero di andare dove voglio, libero di non avere debiti, mutui, libero da figli con la febbre a settimane alterne, con la diarrea quando devi prendere l’aereo per andare in vacanza, libero dai drammi di dover correre ovunque per assecondare mille persone, dal coniuge a -ancora- i figli, dalla casa da gestire, dal cartellino da timbrare al volo perchè poi c’è sempre dell’altro da fare. libero di uscire con gli amici (se li avessi), di andare a fare i weekend al mare, zaino in spalla, mentre tu sei a casa a pulire il vomito o a cercare lo zerbino per la nuova casa in un negozio di cinesi il sabato pomeriggio.
libero. e solo.

ma tutto ha un prezzo.

Alla giornata

meteo incerto questo weekend, quindi mare si o mare no, non è ancora stabilito.

L’AMICO DEL CAMPEGGIO non si è ancora fatto sentire e ormai il campeggio è aperto da un mese. tanto meglio, dato che onestamente non ho proprio voglia di passare la giornata con gente (chiunque) che dovrei poi rincorrere o assecondarne capricci e desideri. e orari e tempistiche.

in caso di pioggia ci sarà il solito tour che inizierà da ikea e finirà nei centri commerciali fuori mano, in cerca di oggettini e cavolatine nuove da prendere per decorare le giornate e le serate estive con amici, tra allegria, sorrisi e divertimento.

l’unica pecca è che vivo di fantasia, dato che non vado al mare con il camper e quindi non ho spazio per portare tutto e soprattutto le tempistiche di “stagione estiva” e “giorni di ferie” non coincidono per nulla.

tant’è. prendo per prendere, poi si vedrà.

Semplicità

stronzo fuori dalle palle, anche se negli ultimi mesi stronzo non lo è più (lo è ma non lo dimostra) ed è tutto sorrisi e battute, fregandosene di mascherine, ritardi, internet spudorato, cazzate di ogni tipo che prima erano causa di richiami in separata sede o urla pubbliche e/o drammi esistenziali di vari colori.
ora non importa più niente, non ci sono più “i grandi capi” che “si lamentano perchè” o “possono lamentarsi di”, chiaro segnale, se mai ce ne fosse stato bisogno, che erano tutte balle inventate dal coglione in questione per farsi ingrossare le palle che non ha e per imporre forzatamente la sua volontà apparentemente dettata da altri.
coglione.
quindi da ieri pacchia assoluta, internet come non ci fosse un domani, messaggi su cellulare e social e instagram da aggiornare con le foto del mio amatissimo mare.
se la vita fosse sempre così facile, piatta e liscia farebbe davvero fantastico.
semplicità.

Tonta casa

I TONTI sono nella nuova casa da una settimana e questo ultimo weekend hanno completato il trasloco.

per ora non ci sono stati inviti di sorta anche se immagino arriveranno presto per potersi vantare della nuova bicocca che spero sia stata progettata e arredata da altri perchè se a scegliere cosa e dove sono stati loro, si salvi chi può.