Dei brindisi finali

ore 21.47. a casa, da solo.

poco fa ho consegnato pollo e patatine a LA FATTRICE dato che la carta prepagata era scarica e quindi non poteva pagare online. e quindi niente consegna e quindi ha pensato di chiedere a me un favore, favore che invece pensavo fosse un invito last minute. invece no, solo un favore.

scopro per caso chiamando SIMO (amico de L’AMICO DEL CAMPEGGIO) che il loro capodanno è saltato e che “la serata organizzata con la gente del campeggio non è andata a buon fine”. pure io faccio parte della “gente del campeggio” ma a me nessuno mai mi ha invitato.

in compenso IL TRASCINATORE ha invitato IL PELOSO il qualche ha rifiutato per partecipare alla serata a casa della sorella, chiudendo così l’anno all’insegna del “gruppo no vax” fino alla fine.

allora stasera, seduto sul pavimento circondato da bigiotteria da sistemare, mi sono chiesto: io credo di essere un ottimo amico, presente, interessato, attivo, che si preoccupa, che si informa, che ti aiuta quando può. e mi sono reso conto che tutto questo non serve a nulla. sono da solo e nessuno ha pensato neanche di farmi una telefonata, un “come va?” durante l’intero anno, fatta eccezione per rarissimi casi. rarissimi.

ho sempre pensato che un giorno sarebbe arrivata nella mia vita una persona importante per me, una persona, LA persona e invece niente, sono ancora qua, da solo, a passare il capodanno al computer, senza inviti, senza programmi, circondato da tonnellate di abiti, cappotti, scarpe, accessori, tutto comprato e dimenticato, mai usato, perchè le occasioni per sentimi bene e aver voglia di fare bella figura semplicemente non esistono.

perchè ho il merito di tutto questo?

IL TONTI sono a casa loro a chiedermi (lui) se oggi sono stato da ikea. e si, ci sono stato, senza di voi, perchè siete una palla al piede di rara pesantezza.

tra poco farò una doccia rilassante e andrò a guardare la tv, senza badare alla mezzanotte, che tanto, ad esser soli, l’ora conta davvero poco.

buon anno, dunque, un nuovo anno che arriverà e porterà altri peggioramenti, altro sconforto, altre prepotenze, altre frustrazioni.

a volte mi chiedo…

forse farei meglio a smetterla di farmi domande. forse fai meglio a smetterla proprio, di fare qualunque cosa. forse anche di vivere.

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