La settimana (in)finita

altra settimana infinita, settimana lavorativa di 5 giorni che sono sembrati almeno 8. non c’è scampo.

martedì sera in centro a cercare il quinto libro mancante alla mia collezione e a prendere una pizzetta alla panetteria dove non andavo da secoli. risultato: due librerie e zero libri e panetteria chiusa.

ho optato per due passi prima di tornare a casa e dalla vetrina del negozio dove lavora ho rivisto MODELLO PANCETTA seduto al centro del negozio dietro una specie di scrivana con tanto di pc e intento a parlare con un cliente. sono passati secoli da quando si usciva insieme, io, lui, EX (sua ex) ed altri saltuari amici. tutto finito in una bolla di sapone anni fa con un suo messaggio in risposta alla mia domanda circa il fatto non ci fosse modo di avere risposte da lui: “non abbiamo più niente in comune”. probabilmente coglione come evidentemente è avrà confuso un disinteresse nell’uscire tutti insieme con il sottoscritto nel weekend come un qualcosa da “liquidare” come una ragazza che non ti interessa più. il tono era comunque quello. discorso chiuso: anni di amicizia polverizzati in un istante.

che io sappia è ancora insieme alla cicciona all’epoca 28enne divorziata e, secondo EX, è stata la madre -poi morta poco dopo- ad andare dal suo capo a pregare perchè tenga suo figlio al lavoro anche a paga ridotta quando per la crisi sembrava dover essere licenziato per tagliare i costi.

a 30 anni suonati mia mamma va dal capo a piangere per farmi tenere il lavoro? meglio la morte. mammone all’inverosimile, ma affari suoi. di amici così falsi e inaffidabili posso fare davvero a meno.

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