L’albero

breve giornata di mare, tappa in spiaggia con salto immediato in campeggio e poi rapido giro in centro.

dal cancello del bar mi sono diretto al cantiere dove i lavori del supermercato procedono veloci, poi un salto a vedere l’ampliamento degli uffici prima di entrare nell’area camping e, passando per la storica 1111 dirigermi verso il bar della pineta e ritorno in spiaggia verso il cancello della scuola di surf.

di colpo mi blocco e porto la mano alla bocca.

l’albero è stato tagliato. il mio albero, quello altissimo, quello che troneggiava da sempre a bordo spiaggia, quello che faceva ombra ai rari pranzi con L’AMICO DEL CAMPEGGIO è stato tagliato.

non c’è più.

resto lì, in piedi, con la mano sulla bocca, io, che penso manco se esplode una persona davanti ai miei occhi batterei a malapena ciglio.

il mio albero. l’albero che ho fotografato migliaia di volte, da sempre.

tagliato.

perchè?

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