Professione casalinga

LEI è entrata nel solito mood di “donna di casa” che, generalmente si pensa al sesso femminile che corre a dentro casa con piumino per la polvere e  ramazza e ovunque passa torna ordine e pulizia come per magia.

invece LEI la magia la vuole realizzata in ben altri modi, utopici ovviamente. lei si occupa di sprimacciare un cuscino e qualcuno (non si sa neanche bene chi e come) nell’altra stanza si occupa di spolverare, riordinare, pulire.

lei vuole passare lo straccio in corridoio ma in contemporanea tale azione deve magicamente portare a essere completati in modo impeccabili altre 5 o 6 mansioni, non si sa da chi e come, ripeto, ma così, puff, per magia. muove una scopa in camera e la taverna viene riverniciata. sbatte un tappeto fuori dalla finestra e il divano del salotto viene sfoderato, lavato e rimontato. spolvera un comodino e l’intera cucina viene pulita di fino.

utopia. “non posso fare tutto io!”, poi. invece si, potrebbe benissimo, basta mettersi in testa che fare le pulizie è un lavoro vero e proprio, non retribuito ma anche senza contratto e senza obblighi, cosa di cui lei inconsciamente largamente approfitta con ore di piscina, whatsapp, video di cagnolini, telefonate alle amiche e pause merenda di 6 ore mentre guarda i live di grande fratello.

ieri ho lavato i porta candela che avevo sparso ovunque, ho buttato la cera vecchia e fatto pulizia e ordine di tutto il comparto.
poco fa ho pulito a secco 6 scendiletto e ho portato di sotto la cassapanca di plastica del giardino che, lurida da ormai 5 anni, era oggetto di “questa estate la laverò per bene” da almeno 3 anni.
alla fine come la maggior parte dei lavori ho fatto tutto da me, altrimenti sarebbero stati altri 3 anni di “un giorno la laverò”.

il detersivo in polvere del tappeto (confezione piena e metà e richiusa malamente con un pezzo di nastro adesivo ormai ingiallito!!!) mi ha fatto sorgere un sospetto, subito confermato.

ma questi tappeti li hai mai lavati? no, mai.

data di scadenza del detersivo: gennaio 2004.

e andiamo avanti così…

poi c’è anche chi si suppone dovrebbe farsi una mossa e soprattutto in questi giorni di forzata prigionia darsi una svegliata e depennare qualcuno delle decine di lavoretti da fare in casa da un decennio a questa parte.

dopo giorni di divano, tablet, pisolini  e cellulare in mano 24 ore su 24, ha finalmente deciso di fare qualcosa: ha lavato la sua auto.

respira, true, respira.

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