Sai la gente è matta

e se per il sottoscritto la “prigionia” è cosa facilmente gestibile, per gli altri individui di casa la cosa, dopo neanche una settimana, sta già prendendo una brutta piega.

gente che vaga per i corridoi e non sa cosa fare, gente che questa sera si è anche recata a casa de LA PRINCIPESSA per sistemare la tv (una scusa per uscire!) e ha pure sbroccato senza motivo mettendosi a urlare (pare) per una semplice sua domanda (anche se conoscendo la zoccola in questione e i suoi modi da sberle immagino quale sia stata la “gentilezza” dei toni…).

mr divano questa sera era dentro lo stanzino, sopra una sedia, che trafficava a riordinare le cose su uno scaffale, roba buttata lì a cazzo da anni e che nessuno s’era mai cagato ma, pur di avere qualcosa da fare, a questo punto va bene tutto.

LEI commenta la pazzia degli abitanti della casa parlando di “abitudine a uscire sempre”, aggiungendo che “lei invece è abituata a restare in casa e quindi per lei è piùà facile”. le avrei lanciato contro una sedia, ma vederli prossimi al suicidio per il fatto di sentirsi topi in gabbia è troppo divertente. e abbiamo (hanno!) ancora 3 settimane davanti da farsi passare!

purtroppo -per loro- la casa è sempre stata vista come un letto dove dormire e un tavolo dove mangiare, per il resto a casa non ci resta mai nessuno, troppo noioso pulire e sistemare, meglio andare a spasso a cazzeggiare che tanto prima o poi qualcuno riordina (tipo LA SERVA, per esempio).
ora anche LA SERVA è bandita da casa, causa coronavirus, e LEI non ha potuto fare a meno di farmi notare che “la poverina adesso ha mutuo e figli da mantenere e le entrate dei lavoretti che faceva sono ridotti a zero”.

triste storia, certamente, anche se egoisticamente penso che nessun medico le abbia mai ordinato di figliare e/o di accollarsi un mutuo, argomento di mio diametralmente opposto interesse nel constare che una che adesso è ingabbiata in casa per le prossime 3 settimane abbia anche il tempo di pensare ai cazzi degli altri invece di programmare pulizie di fondo a 360 gradi.

ad ogni modo qui la pazzia sta dilagando, le menti stanno iniziando a distorcere la realtà e siamo a un passo di girare il remake di shining.

mah!

Dei sabati a casa

sabato. secondo giorno di forzata prigionia.

questa mattina mi sono svegliato alle 8 e alzato quasi alle 9, ho fatto colazione con tutta calma, sono stato in bagno con tutta calma e poi ho pulito la camera, con straccio e spray anti polvere e una robusta passata di aspirapolvere, strumento che sua signoria ha comprato anni or sono ma non ha praticamente mai usato. e si vede.

finito di aspirare il solito quintale di “polvere da menefreghismo” mi sono messo a riordinare il mio archivio di cataloghi, ho tolto tutti i soprammobili che mi avevano stufato e li ho riordinati per bene dentro una scatola insieme ad altre cose.
ho sistemato dei libri e riposto cose fuori posto ormai inutili data la stagione calda in arrivo.

dopo pranzo sono stato a fare compagnia al parente, solo e abbandonato da tutti causa virus e, ho scoperto, ignorato anche dall’alta parte della famiglia dove gli adorati parenti sono scomparsi una volta calata la bara della moglie nella tomba. quattro stronzi di proporzioni epiche.

un ora dopo ho fatto un salto al supermercato per prendere un paio di cose e sono rientrato a casa dove mi sono messo a riordinare l’archivio delle buste paga (sparse alla rinfusa dentro una scatola da diversi anni e mai sistemate) e ho controllato gli addebiti sul conto corrente passando le varie ricevute una per una.

per cena l’idea della pizza d’asporto è andata a puttane quando abbiamo scoperto che oltre a dover provare 56 volte a prendere la linea, i tempi di attesa erano di quasi due ore, quindi abbiamo optato tutti per una buonissima pizza surgelata delle quasi abbiamo sempre una buona scorta a casa.

a cena finita mi sono messo a giocherellare con photoshop per preparare alcuni montaggi da pubblicare su un profilo instagram che gestisco e tra poco farò una bella doccia rilassate e mi godrò un po’ di tv.

domani sarà domenica, altro giorno di prigionia ma bene o male per il sottoscritto che è abituato a non avere un cazzo da fare 8 ore al giorno e, soprattutto, ad essere perennemente solo in qualunque attività voglia fare ho come l’impressione che, salvo imprevisti, queste ferie forzate saranno meno impegnative del previsto.

d’altra parte basta il pensiero dell’alternativa “lavoro” per farmi passare ogni noia!

Telefonando

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Uno alla volta, con calma

continua la benefica influenza del coronavirus sui fannulloni di casa.
ad oggi è stato pulito il garage (almeno 5 anni di parole e zero fatti), è stato sistemato il prato e questo pomeriggio è stato anche riparato il rubinetto del giardino che da circa un anno dispensava un filo d’acqua anche se completamente aperto. ora il getto è tornato forte come un tempo. sono serviti 12 mesi e un virus mondiale per sistemare queste cose.

altre tre settimane di arresti forzati e già mi domando quali saranno i prossimi fantastici miracoli ai quali assisterò!

forza!

Andrà tutto bene

coronavirus sui giornali. coronavirus sui social. coronavirus sui cellulari. coronavirus in tv. la tv la peggio di tutte perchè cambi canale 500 volte e non c’è verso di cambiare argomento. coronavirus, coronavirus, coronavirus, coronavirus.

#andràtuttobene

pure l’hashtag ci voleva! con l’arcobaleno poi che “mette allegria”.

mah.

io sto benissimo a casa mia, non fosse per il problema delle decisione di bruciarmi le ferie di quattro stronzi al governo, per il resto è una pacchia totale.

resto a letto, faccio le mie cose, guardo la tv. ho libri da leggere e un miliardo di cose da vedere, serie tv da iniziare, film mai visti e mille altre cose.

questa mattina ho tagliato gli spessori di gomma da mettere sotto al tavolino del salotto della casa al mare per rialzarlo un po’, poi non si vedrà nulla perchè sono dietro al divano ma l’effetto finale mostrerà meglio i nuovi soprammobili presi da ikea.
poi sono uscito in giardino a pulire l’aiuola dalle foglie secche.

avrei anche il pc da formattare, sono secoli che devo farlo e quindi, chissà, questa potrebbe essere la volta buona.

#vagiàtuttobene