Giorno 17

quarantena, giorno 17.

a letto alle 2 di notte, fino ad allora a giocare con un programma di arredamento 3D per riprogettare l’intero appartamento al mare, tagliando stanze inutili, creando un nuovo bagno e demolendo l’altro, allargando il principale.

è venuto tutto molto bene, benissimo, ovviamente tutto con misure fatte “a occhio” ma comunque lo spazio per realizzare tutto ci sarebbe. bastano soldi e volontà. (ho detto poco!).

poi.

MISS GIOSTRINA non risponde al telefono, “ha un periodo di merda” e mi ha informato che “non chiama neanche ***”, ovvero l’amico gay super confidente che conosce le sue tresche per filo e per segno.
spero che il coronavirus, se non colpirla direttamente per insegnarle a guardare la vita nella giusta prospettiva, le porti via almeno il lavoro così da tornare ad avere pochi solini in tasca e milioni di ore libere da passare in cameretta a giocare col vibratore e pensare che forse dovrebbe fare meno la stronza.

L’AMICA DEL MARE (E.) non risponde al telefono. neanche di domenica, col negozio chiuso, l’obbligo di restare a casa e quindi nessuna valida giustificazione per non avere 5 minuti di tempo dopo ANNI di silenzio per fare quattro chiacchiere. è solo una stronza e basta. fine.

anche BAGNINA MORA non risponde, tornata nell’oblio ormai da oltre un mese, con l’ultimo segno di vita nello status di whatsapp dove mostrava l’ennesimo viaggio fuori stagione che si era concessa, immagino con la scusa di seguire paparino (settore turistico) per aiutarlo nel lavoro (assicurandosi poi che non si riesca a capire esattamente quale sia il suo aiuto concreto se non provare il servizio in camera e prendere il sole a bordo piscina).

ora ho scritto ad entrambe chiedendo appuntamento stabilito da loro, l’orario più comodo a loro, per poterci sentire al telefono. naturalmente sono passati 10 minuti e nessuna delle due si è ancora ammazzata dalla fretta di rispondere.

vabbè.

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