La matematica della fregatura

la notizia delle ferie-bomba caduta sulla mia testa nel tardo pomeriggio è stata solo la seconda bomba della giornata.

la prima è arrivata alle ore 13.00 circa quando mi sono collegato (da casa) ai social del campeggio e ho ricevuto un virtuale quanto doloroso calcio sui coglioni: causa coronavirus il campeggio non aprirà più a fine aprile bensì a metà maggio.

per farvi capire la mattonata sui denti che ho preso occorre usare la matematica, perchè solo i numeri riescono a rendere l’idea del peso di questa notizia.

  1. la stagione del campeggio va da fine aprile a fine settembre, quindi dura circa 5 mesi e poco più.
  2. di questi 5 mesi al massimo sono riuscito a godermi 33 giorni, con l’avanti e indietro di troppo brevi weekend e qualche gruppo di giorni sparsi qua e la quando clima e tempo lo permettevano.
  3. il posticipo dell’apertura ha di fatto bruciato all’istante 7 giorni di campeggio, cioè 3 weekend + la festa del primo maggio. in percentuale ho praticamente perso oltre il 20% della mia estate ancora prima che questa abbia inizio.
  4. mancavano 40 giorni alla riapertura, ora sono tornato a 60
  5. ora mi brucio a casa almeno una settimana di ferie e non posso neanche dire che questo se non altro serve a “picconare” giornate di attesa alla riapertura del campeggio perchè adesso sono raddoppiate rispetto ai giorni che ora mi brucio, finendo col vanificare anche la positività di questa forzata “vacanza”.

non so come andrà a finire ma qua ogni giorno mi pare di sprofondare sempre di più.

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