Giorno 23

23° giorno di quarantena, 640 km lavorativi risparmiati, 128 ore di rottura evitate e un totale di circa 2.900 km non percorsi se contiamo anche i weekend “mare e negozi”.

sabato, giornata dal clima primaverile, leggera brezza, sole caldo.

la polizia ha detto che non posso andare al mare a controllare l’appartamento se non per comprovata emergenza. corretto da una parte, assurdo dall’altra se penso che comunque l’unica cosa che potrei fare è salire in appartamento e restare lì tutto il giorno perchè in ogni caso andare in spiaggia è fuori questione. niente cibo, niente spiaggia, niente passeggiate, niente divertimento. solo, appunto, controllare che sia tutto in ordine. non si può. pazienza.

ho messo nuova terra nelle aiuole, pulito la lurida gabbia del canarino del parente e questa mattina sono andato al supermercato a fare un po’ di spesa. e domani è chiuso, quindi o vado a casa del parente o resto a casa tutto il giorno, come sempre.

tutto sommato la mia vita ancora va bene così.

Lavoretti

lavoretti di oggi:

  • la siepe sul retro è stata finalmente liberata da secoli di piante rampicanti che nessuno a parte il sottoscritto ha mai avuto voglia di gestire. oggi pomeriggio ho coinvolto mr divano e così abbiamo tagliato tutto alla radice e questo dovrebbe garantirci almeno un paio d’anni di pulizia.
  • il vecchio cellulare è rimasto spento troppo a lungo, la batteria è morta e non riesco più a farlo ripartire. dentro ci sono i codici inps per accedere al sito (poco male, posso richiederne altri) oltre che agli audio di BAMBA e sicuramente diverse foto e video.
    domani proverò a vedere se smontadolo riesco a farlo ripartire in qualche modo, altrimenti pace e buonanotte perchè di certo non spenderò un solo centesimo per riavviare un rottame (per quanto ancora perfettamente funzionante) destinato a finire dentro un cassetto.

e questo è quanto.

Quanti cazzi MISS GIOSTRINA!

MISS GIOSTRINA è ancora nel suo “periodo di merda”, periodo che si limita al solo fatto di ignorarmi mentre scommetto il resto del mondo è bene accolto come al solito.

è preoccupata per il lavoro, perchè l’agognata sicurezza lavorativa raggiunta mesi fa si sta rivelando poco sicura essendo garantita da un contratto di agenzia interinale dove l’azienda nella quale fisicamente lei opera può decidere di liquidarla dall’oggi al domani senza neanche dirle il perchè.

quindi niente, è a casa, nella sua rinnovata cameretta, con tanti cazzi per la testa e nessuno tra le gambe (altro dramma della sua vita) perchè a 35 anni suonati ha finalmente capito che i soldini fanno la differenza, i soldini servono, avere un lavoro porta soldini e con i soldini può sperare di lasciare la casa di mammina e comprare/affittare un appartamentino da trasformare in sordida alcova personale ove ospitare ogni forma di depravato maniaco conosciuto online, per mille serate da “una botta e via”.

ma servono soldini e per avere i soldini serve un lavoro e per avere un lavoro (sicuro) il contratto sotto agenzia interinale, per quanto a tempo indeterminato, non è assolutamente la cosa migliore.

e quindi cazzi, cazzi a mazzi.

ma solo in testa.

La verità, poi

BAGNINA MORA non risponde, squilla e poi parte la segreteria.
ovviamente non richiama e non si degna neanche di farmi sapere quando posso disturbarla nonostante a tentativo fallito abbiamo inviato un esplicito messaggio.

chiamo invece BAGNINO, estate 2017-2018, poi scomparso nel 2019 e ora in previsione di ritorno per l’estate 2020 causa mancanza di soldini.

parlo, lui mi parla sopra, come sempre, chiedo e a metà frasi lui blatera d’altro, sempre lo stesso, stordito dalle troppe canne.

tra una fesseria e l’altra salta fuori (ne ha parlato lui, io non ho neanche accennato all’argomento) che BAGNINA MORA è “una bulgara di merda”, che non caga nessuno, affamata di cazzo e niente più. ed è stronzo infame pure GESU’, presentatomi anni fa come suo grande amico e poi abbandonato a se stesso in un letto d’ospedale per non so quale litigio o che altro.

e si lamentavano anche di te…
di me?

dopo 2 anni salta fuori la verità, di lei che sbuffava e non rispondeva a telefonate e messaggi (miei) e lamentava con BAGNINO che ero seccante o qualcosa del genere. idem per GESU’, che ora mi ringrazia di essere stata praticamente l’unica persona ad andarlo a trovare in ospedale 3-4 volte mentre tutti gli altri “amici” non si sono mai fatti vedere/sentire. anche per lui ero “seccante”, perchè a restare in spiaggia sotto il sole 8-10 ore al giorno per tutta una stagione, per mesi, senza un cazzo da fare, avere qualcuno che scrive, qualcosa per ridere o simili, era qualcosa di “seccante”.

ammetto che posso essere fastidioso per il numero di messaggi, quello si, a volte mi parte la mano e possono esserci dei momenti dove invio più parole del dovuto. a telefonate invece no, chiamo ogni tanto, certo, se poi non rispondi e trovi 100 chiamate nel giro di 3 mesi è ovvio che puoi definirmi “seccante” ma se non rispondi e neanche mi avverti che “non vuoi essere disturbato” non è che io posso capirlo da solo, specie se poi quando rispondono sono tutti allegri e pieni di mortificate scuse e richieste di perdono con giustificazioni talmente ridicole che ci rido sopra.

nessuno che mai mi abbia detto “sei un rompi coglioni”, preferiscono farsi fondere il telefono e poi inverarsi una vita fitta di impegni per giustificare i loro silenzi, manco fosse davvero colpa loro.

e ricordiamoci che è stata BAGNINA MORA a invitarmi in campeggio da lei per settimane intere per poi sparire nel nulla e non rispondere più a messaggi e telefonate quando è arrivato il momento di organizzare a trovarci davvero. è colma mia allora? sono talmente noioso e “seccante” che sono proprio queste persone a invitarmi, cercarmi, eccetera.

poco male, tanto di malelingue ne ho percepite anche l’estate scorsa, quando ho scoperto di essere lo zimbello dei bagnini che malignavano cose alle mie spalle. me lo ha spifferato SPALLE, unico bagnino a non aver legato col gruppo e che niente aveva da perdere a confessare la questione.

poco male, ripeto, basta cambiare aria e l’argomento muore lì.

senza “seccare” nessuno.