sabato al mare, con arrivo al mattino alla vecchia spiaggia e il classico giro fino all’ingresso e ritorno, passando poi lungo la passeggiata in cemento fino allo stabilimento di DAN e ritorno, al telefono con BAGNINO che non sentivo (a voce) da settembre.
ora ha trovato lavoro vicino casa e già spande merda sullo stabilimento dove ha lavorato, lo stabilimento che era “un posto d’oro dove mi trattano alla grande e dove non mi rompo le palle”. ma come sempre, da sempre, è un volta bandiera: quello che oggi va alla grande tra due secondi è il peggiore dei bordelli. ok. poi vedremo quanto durerà in fabbrica otto ore o più al giorno, dove si deve correre e lavorare senza la possibilità di bere 14 birre al giorno e fumare di tutto e di più ogni 25 minuti.
annuisco e mi congratulo con lui, tanto già lo so che non durerà e tornerà o disoccupato o a fare la stagione in torretta, sotto il sole, finendo poi col lodare quel lavoro che “lo fa stare tranquillo e può fumare e bere senza problemi”.
finiamo sempre lì, insomma.
le decorazioni di natale sono state riposte e poi ho fatto un bel giro in bici, il solito, dal centro al confine estremo della città e ritorno verso il porto, la chiesa e via dicendo.
se non altro un weekend dove, dopo tanto, non sono marcito a casa steso sul divano.