Dei cervelli senza rotelle

venerdì LEi sarà operata al piede, poi resterà ricoverata qualche giorno e poi per tre mesi riposo assoluto.

di quanto sopra è a conoscenza da mesi, del ricovero, dell’operazione, del riposo forzato, del piede/gamba da tenere fermo, dell’impossibilità praticamente poi di muoversi.

ora, di mio, suppongo che chi di dovere (la diretta interessata e la truppa di nullafacenti che popolano la medesima casa) abbiano già elaborato una strategia su come tutto questo, su come questi TRE MESI, saranno affrontati.

nessuno sa cucinare, nessuno sa accendere una lavatrice, nessuno sa stirare. bazzecole, tanto per dire. che sarà mai, no?

la settimana scorsa hanno preventivato in sanitaria una sedia a rotelle, costo 300 euro. online costa come minimo 100 euro di meno e ora si stanno mangiando le mani sul come fare per annullare da una parte e ordinare dall’altra. e poi ci sono le stampelle, minimo 50 euro circa.

poco fa LA PRINCIPESSA ha parlato del fatto che “siccome non c’è collaborazione le cose vengono fatte all’ultimo minuto”.

ora: io lavoro 8 ore al giorno + 1 di viaggio. devo occuparmi io di che cosa, esattamente? devo essere io a sapere (senza sapere) che serve una sedia a rotelle? io pensavo avrebbe svernato a letto per 3 mesi saltellando per casa alla bisogna. punto. no, secondo qualcuno avrei quasi dovuto saperlo, interessarmi, informarmi. e chi mi ha messo al corrente di cotante necessità? appunto: nessuno.

poi potrei anche buttare lì la questione del bucato, del ferro da stiro, della lavatrice, dei panni da stendere, della cucina da pulire, dei piatti da lavare e dell’acqua per la pasta che, neanche a dirlo, esigo stia già bollendo quando rientro a casa per i 38 secondi di pausa pranzo. o devo avvisare, programmare, discutere anche l’ovvio? probabilmente si, a questo punto.

e poi c’è la questione della doccia: come si laverà? ha preparato una sedia in plastica da infilare in doccia e una da tenere fuori dalla doccia per reggere la gamba per non farla bagnare? io sedie in giro per casa non le ho viste e siamo praticamente a martedì. l’operazione è venerdì.

ci devo pensare io?

di mio posso dire che le palle iniziano un po’ a vibrarmi perchè non capisco (e mai capirò) il perchè esista gente che nonostante MESI di tempo per prepararsi al peggio e con la possibilità di programmare, prevedere, organizzare mille e una cose PRIMA che il mondo finisca, si ritrovino puntualmente all’ultimo momento a fare gran parte di quando necessario, sbuffando e spandendo rabbia e merda su chi (io!) non ha -quasi- nulla a che fare con tutto ciò.

voglio dire: gente a casa con le mani sulle palle da due decadi non ha trovato tempo, modo e voglia per risolvere quanto necessario e adesso ci si aspetta che uno che va a rompersi le palle 160 ore la mese in ufficio trovi/abbia la voglia di prevedere, organizzare, preparare la qualunque?

no, fatemi capire.

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