Dei mesiversari (quelli belli)

4 settimane senza lo stronzo figlio di puttana bugiardo tra i piedi. posso essere più felice? si, lo potrei essere in mille modi diversi, ma in questo preciso momento mi sento di dire che la vita, in piccolissima parte, per una volta ha avuto una inaspettata svolta positiva.

non vederlo, non sentirlo, non dover sopportare i suoi capricci, i suoi malumori, le sue idee del cazzo, le sue imposizioni, le sue regole, infinite, su qualunque cosa, il suo dover continuamente far pesare il suo ruolo e volere solo e quando gli garbava di imporlo, le sue infinite bugie talmente ridicole e scontate e banali che anche la merda nel cesso appena cagata gli rideva alle spalle.

andato. sparito. per sempre.

è passato un mese -un mese e mezzo se conto anche la pausa di natale- e mi sembra di non averlo mai conosciuto, mai sopportato, nonostante i dieci anni dove l’ho subito e sopportato otto ore al giorno non siano stati certo leggerissimi, tra alti e bassi, sempre e comunque.

nel 2020 ero a un passo dal mollare tutto, poi grazie a dio il covid ha fermato il mondo intero e io come tutti sono stato costretto a restare isolato a casa mia, in pace, per 40 meravigliosi giorni. una rinascita, fosse solo per il fatto di non doverlo più vedere e sentire a tempo comunque indeterminato.

ora è sparito, andato per la sua strada.

è come essersi liberati di un brutto male.

buon mesiversario a me.

e a lui auguro solo che un camion gli passi sopra quanto prima.

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