Dei rapporti innaturali

mi rendo conto che alla fine, foto o non foto, chat o non chat, la questione fondamentale è che non mi sento a mio agio a conoscere una persona online già con il presupposto di doverci costruire sopra qualcosa di importante. non è normale, non è naturale.

le persone le conosci nei locali, a degli eventi, alle feste, per caso. le persone le incontri e le odi da subito, magari, ma poi si cambia, ci si conosce. non si esce in strada guardandosi intorno e fermando gente a casa domandandogli “hey! vuoi una storia seria con me? ti piaccio?”.

tinder e altre app hanno sostituito gli annunci matrimoniali che leggevo anni or sono sui giornalini, tutta gente che non ha mai trovato l’altra metà della mela e come ultima spiaggia prima di un inevitabile funerale sentimentale giocavano la carta del massimo 200 caratteri a pagamento descrivendo se stessi con frasi standard e banali o puntando su presunta fedeltà, lealtà e serietà. sarebbe interessante capire quanti sogni d’amore sono stati coronati da questi fiumi di inchiostro. presumo pochi. pochissimi.

ma oggi siamo nel 2000, anzi 2023, ci sono le app e i cellulari smart e l’amore lo trovi con un tap mentre sei seduto sul water. tap, tap, i love you, fatto.

mah.

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