A year crash

26 settembre 2021, per puro caso con un “come va?” vengo a sapere che SPALLE (bagnino) è uscito di strada ed è rimasto paralizzato. dieci mesi di ospedale, una forza di volontà che non so dove sia riuscito a trovare e la promessa, non mantenuta a causa del caldo (?), di passare in spiaggia a salutare.

e oggi ricordo quel maledetto momento.

mi dispiace.

Del far finta di nulla

R. IL MUSCOLOSO è tornato a parlarmi senza scappare. psicolabili ne abbiamo?

mi sveglio la mattina, direzione piscina, penso che sarà lì e lo rivedrò e passo dopo passo mi convinco di andare da lui e chiedere spiegazioni, perchè se a 20 anni mi sono fatto andare bene tutto (troppo), con qualche anno in più sulle spalle è bene cambiare mentalità e pretendere spiegazioni davanti a immensi punti di domanda dovuti a repentini cambi di atteggiamento.

di fatto non è servito: ha parlato, scherzato, riso, senza scappare.

probabilmente era imbarazzato e ha colto l’occasione delle mie discussioni di gruppo per farsi forza e attaccare bottone, oppure semplicemente è appunto psicolabile e ha l’umore che va e viene a seconda del ciclo lunare (o mestruale, suo). tant’è. una chiacchiera dietro l’altra come nulla fosse, col sottoscritto che ha minuziosamente evitato l’argomento BRIGITTA (la tipa che gli ho presentato e che ora frequenta assiduamente) e lui -menefreghismo presumo- di accennare al mio messaggio di 10 giorni fa dove chiedevo nero su bianco se e quali problemi avesse col sottoscritto.

amici come prima, anche se ora “amici” è più “conoscente”.

a ognuno il suo posto, insomma.

Di cose che già sapevo

penultimo (o ultimo?) fine settimana di mare, con LEI che ha voluto partecipare con camper e truppa al completo. e il weekend è stata la realizzazione di qualunque cosa avessi già previsto.

arrivata in campeggio e arrivato qualunque momento di uscire i tempi si sono dilatati in maniera abnorme perchè LEI ha problemi ai piedi. ok.

due paia di scarpe, due paia di ciabatte: qualunque cosa indossasse a un certo punto bisognava tornare a casa a cambiare paio perchè era sempre quello che restava a casa ad essere il più comodo. si penserebbe che poi, capito l’andazzo, indossasse il più comodo sempre e in effetti  così è stato. peccato che poi il paio più comodo fosse quello che il giorno prima comodo non era.

le ciabatte troppo basse non le può usare salvo poi usarle per l’intero pomeriggio di domenica, per poi buttarle via perchè a suo dire si stavano rompendo e già che c’era ha buttato anche lei mie solo perchè avevo fatto cenno di volerle cambiare. alè.

il locale in spiaggia è diventato il suo preferito tanto da andarci tutto per colazione pranzo e cena tutto il weekend, fatto salvo il pranzo di sabato cucinato in camper.

le passeggiate sono andate bene solo il primo giorno, poi già in serata la cosa non andava bene: male ai piedi. e dire che la crociera di 7 giorni in giro per ore ad ogni uscita non pare abbia causato così tanti fastidi, ma pare che sia la mia presenza la causa scatenante dei dolori. giusto per rompere un po’ i coglioni ed essere sempre la protagonista in ogni sitazione.

se si andava in posti a lei graditi tutto bene, svoltavi per altre destinazione e i piedi diventavano di fuoco. e tralascialo il bisogno di sedersi ad ogni giro da qualche parte.

vabbè.

questo pomeriggio (domenica) già avevo previsto avrebbe rotto i coglioni per smontare tutto e tornare a casa prestissimo: detto fatto, alle 15.00 già parlava di tornare a casa. abbiamo pagato campeggio, benzina e autostrada per stare al mare con un camper 20 ore?

alla fine sono riuscito a grattare 60 minuti in più, ma alle 17.30 eravamo già alla guida verso casa, col sole che ovviamente dopo 2 giorni di nuove è uscito a spaccare il cemento accompagnando la nostra partenza.

tutto da programma: felice di averli avuti, contento di essere stato tutti insieme, nervoso per tutta la  manfrina che ogni volta deve accompagnare le nostre gite.

da copione.

e poi non devo bestemmiare?

settimana infinita e stronzo assente per andare a far chiacchiere altrove; la mia felicità circa la sua assenza è indescrivibile.

vorrei essere a casa a preparare la valigia con calma in vista del fine settimana (l’ultimo) in campeggio sotto quello che sarà molto probabilmente un clima di merda.

da mia previsione immagino che domenica mattina al massimo ripartiremo per tornare a casa, pagando così due giornate per farne praticamente una, ma tant’è, agli occhi di chi non vuole restare a casa a pulire e collega la piscina del giovedì con quella nel lunedì, fare un ponte lungo di cazzeggio è comunque tutto di guadagnato, c’è poco da dire.

in campeggio non ci sarà nessuno che conosco a parte GABRY (bagnino) col quale scambierò circa 7 parole in tutto e, presumo, R. il muscoloso bagnino 100% stronzo. che se non lo vedo è pure meglio, ma se andiamo in piscina non potrò evitare di trovarmelo davanti. chiaro che non andrò a salutarlo e mi limiterò a un saluto solo se sarà lui a fare il primo passo. e basta, in ogni caso.

per il resto non avrò nessuno: gli amici sono spariti a metà agosto, il carretto dei gelati ha chiuso domenica scorsa, il pub due settimane fa e i bagnini, gli ultimi due, sono evaporati lo scorso weekend.

resterà forse DAN, forse in torretta, sicuramente in culo al mondo, che avendo comunque io la bici sottomano non sarò comunque un problema raggiungerlo, in caso.

come andrà questo weekend io non lo so, l’unica certezza è che comunque sarà troppo breve in ogni caso.