proponi (o ti chiedono) lo scambio del numero “per tenerci in contatto” con tanto di supplica “ti prego scrivimi che io rispondo / non mi passa cazzo / scrivimi pure che almeno ho qualcosa da leggere / ti scrivo sicuro!” e poi non li senti più.
esempio pratico: gli “amici” estivi, ossia quelle persone che conosci in estate, magari ci passi giornate e/o serate a chiacchierare che alla fine sembra di conoscerli da una vita e poi, chiusi i cancelli del campeggio e/o arrivato il momento del saluto “fisico” finale (fine stagione, fine lavoro, fine vacanza), spariscono.
e non c’è modo di farli rispondere.
SCARPA è sparito per mesi, tornato poi alla ribalta solo quando ha voluto o gli ha fatto comodo. BAGNINA MORA è morta due anni fa, mai più sentita dopo una intera estate passata a ridere 8 ore al giorno io e lei soli. RICCIO è morto a novembre del 2019 credo, mai più sentito, motivo della sparizione ad oggi sconosciuto. SPALLE, estate 2019 passata insieme, neanche ora che è paralizzato su una sedia a rotelle da un anno trova la voglia/tempo per scrivere due righe, nonostante negli ultimi 10 mesi di ospedale mi sia fatto sentire almeno una volta al mese, minimo.
e poi tutti gli altri, da LUCCIO e PANETTONCINO, bagnini estate 2017,morti e sepolti nel giro di pochi mesi dopo l’estate, arrivati neanche agli auguri di natale, nonostante chiacchiere e risate non siano mai mancate.
bho.
sogno, credo, spero sempre in una continuità anche dopo l’estate, amici o compagni di chiacchiere che tengano botta per l’inverno, per far passare lo zoccolo duro del freddo e della noia, del buio e delle eterne giornate lavorative.
investo, confido, mi butto, ma raramente va bene e quando va bene per tener vivo tutto sono sempre e solo io a metterci benzina.
so di sognare l’utopica amicizia che vada oltre le infradito e il tempo da perdere ma a quanto pare lì fuori tutti hanno di meglio da fare che tenere i contatti col sottoscritto.
buon per loro, che posso dire?