Dottor troia

un mese fa, studio medico, spiego la situazione, ne esco col codice per una impegnativa che PENSAVO fosse per l’otorino.

ieri chiamo l’altro ospedale e scopro che l’impegnativa è per una visita foniatrica. ottimo.

restiamo intesi che avrei chiamato il medico, per avere un nuovo codice e avrei richiamato.

il medico (mio) ieri pomeriggio non lavorava, quindi oltre a un sms ieri pomeriggio ne ho rimandato uno questa mattina. “mi serve un codice, grazie”.

sono le 14.30, il medico ha chiuso lo studio a mezzogiorno, è venerdì, fino a lunedì non vedrò nulla.

tempo per creare il codice che mi serve: 1 minuto scarso.

troia del cazzo.

Degli statali di m

centralino del comune, anagrafe già chiusa (lavorano tipo 2 ore al giorno), “chiami domani dalle 10 alle 13”.

ok.

oggi alle 10.05 chiamo. segretaria automatica: “gli uffici sono aperti dalle 8 alle 10”.

parte una bestemmia.

15 tentativi per farsi rispondere al centralino del comune, numero singolo, singolo operatore che alla fine risponde e mi spiega che il duplicato delle password può essere richiesto tramite un modulo online, non ricorda dove sia, come si faccia ma “gli sembra che si possa fare”.

ok, grazie mille, fatti venire un cancro così liberi il posto per qualcuno che farò il tuo lavoro meglio di te.

online non trovo niente, ma il sito del comune ha tipo 15 anni quindi è già tanto se funziona.

ora ho mandato una email, ma è venerdì pomeriggio quindi, contando il lunedì di chiusura per permettergli di riprendersi dal weekend di mare, presumo che fino a martedì non ne saprò nulla.

dovete morire tutti malissimo.

Del restare in contatto

proponi (o ti chiedono) lo scambio del numero “per tenerci in contatto” con tanto di supplica “ti prego scrivimi che io rispondo / non mi passa cazzo / scrivimi pure che almeno ho qualcosa da leggere / ti scrivo sicuro!” e poi non li senti più.

esempio pratico: gli “amici” estivi, ossia quelle persone che conosci in estate, magari ci passi giornate e/o serate a chiacchierare che alla fine sembra di conoscerli da una vita e poi, chiusi i cancelli del campeggio e/o arrivato il momento del saluto “fisico” finale (fine stagione, fine lavoro, fine vacanza), spariscono.

e non c’è modo di farli rispondere.

SCARPA è sparito per mesi, tornato poi alla ribalta solo quando ha voluto o gli ha fatto comodo. BAGNINA MORA è morta due anni fa, mai più sentita dopo una intera estate passata a ridere 8 ore al giorno io e lei soli. RICCIO è morto a novembre del 2019 credo, mai più sentito, motivo della sparizione ad oggi sconosciuto. SPALLE, estate 2019 passata insieme, neanche ora che è paralizzato su una sedia a rotelle da un anno trova la voglia/tempo per scrivere due righe, nonostante negli ultimi 10 mesi di ospedale mi sia fatto sentire almeno una volta al mese, minimo.

e poi tutti gli altri, da LUCCIO e PANETTONCINO, bagnini estate 2017,morti e sepolti nel giro di pochi mesi dopo l’estate, arrivati neanche agli auguri di natale, nonostante chiacchiere e risate non siano mai mancate.

bho.

sogno, credo, spero sempre in una continuità anche dopo l’estate, amici o compagni di chiacchiere che tengano botta per l’inverno, per far passare lo zoccolo duro del freddo e della noia, del buio e delle eterne giornate lavorative.

investo, confido, mi butto, ma raramente va bene e quando va bene per tener vivo tutto sono sempre e solo io a metterci benzina.

so di sognare l’utopica amicizia che vada oltre le infradito e il tempo da perdere ma a quanto pare lì fuori tutti hanno di meglio da fare che tenere i contatti col sottoscritto.

buon per loro, che posso dire?

Colpa di nessuno

tre settimane di mare e al mio ritorno il ripiano dove tutto viene riposto è stato sgombrato e ripulito. e la roba mia dove è finita?

è andato perso il foglio con le password della mia carta di identità e anche la spina usb di ikea non è dato sapere dove sia finita. a chiedere agli stronzi che girano per casa è come andare a pungolare il mio represso istinto omicida, quindi sospiro, li fisso con sguardo vuoto e dico “pazienza”.

domani mattina chiamerò in comune per vedere di recuperare le password e se per caso ci sarà da muovere il culo o sudare per riaverle lascerò perdere. prima o poi salteranno fuori, altrimenti pazienza. negli ultimi mesi ho capito che nella vita bisogna lasciar perdere tutto e tutti, indistintamente, altrimenti ci si arrabbia, spuntano le rughe, i capelli bianchi e alla fine chi ci rimette, sempre e comunque senza risultato alcuno, sono sempre e solo io.

mr divano è sceso questa sera dal divano per dirmi (coi suoi soliti teatri di rabbia represso di bambino che da piccolo è stato purtroppo pestato a sangue pochissime volte rispetto al necessario) che “se non si fosse ricordato lui di ricordarmi del foglio delle password io non me ne sarei ricordato”. in effetti avendo lasciato il foglio in giro per mio promemoria e avendomelo tolto da sotto il naso, in effetti, dopo 21 giorni fuori casa, credo sia normale una dimenticanza.

ad ogni modo, pacatamente, infilandoci più bestemmie del necessario per sottolineare la sua arroganza e volgarità, ho risposto che se saltano fuori le password bene, altrimenti pazienza.

se n’è andato sbuffando, ma d’altra parte se a nessuno frega un cazzo di niente e questi menefreghisti sono i primi a creare disordine, casini e tensioni, tanto vale si infilino un palo nel culo e vadano al diavolo col primo treno.

ad ogni modo il teatro del giorno è servito a scaricare la colpa sul sottoscritto perchè a quanto pare è perfettamente logico che dopo 21 giorni di assenza, quello che ora manca o è stato perso o semplicemente spostato, sia totalmente colpa mia.

un sospiro.

non mi arrabbio.

Back to paradise

settimana a casa volata, nonostante non sia stato ovviamente possibile uscire di casa.

domani mattina estetista per sistemare le unghie dei piedi e telefonata al medico per l’impegnativa per poi fissare l’appuntamento con l’ennesimo otorino fuori provincia, col piano di andare lì e chiedere di essere operato senza tanti fronzoli e cazzate.

pomeriggio valigia da fare, 18.30 partenza per il mare, tappa al centro commerciale (o ikea, da vedere), serata in campeggio, nottata in appartamento e poi sabato e domenica nuovamente campeggio, da solo, senza amici, per l’ultima occasione di vedere i bagnini tutti insieme. e poi sarà davvero tristezza quando mi renderò conto che amici e compagnia (decenti) torneranno solo ad agosto 2023.

si torna in paradiso.