Lassù sulle montagne tra boschi e valli d’or

la marmolada è crollata e io ero al mare. vittime, dispersi. da una settimana non si parla d’altro, poco importa di tutto il resto in un paese che sta andando a puttane sotto ogni punto di vista.

e siamo qua oggi a contare le vittime anche del cervino, due morti, sempre in montagna. la montagna è la moda 2022, morire lì fa notizia.

poi apri i giornali regionali e solo i costieri trovi quasi ogni settimana qualche morto annegato in mare o un infarto sul lettino, sotto al sole. di quelli non ha mai parlato nessuno perchè la montagna che crolla e polverizza i cadaveri fa più audience, crea dibattito, tira in ballo i droni e l’alta tecnologia, scanner e quant’altro. e poi vuoi mettere le interviste dove chiunque sa tutto e ha opinioni su tutto?

tant’è.

triste tragedia senza dubbio ma se non altro la consolazione, magrissima, è che sono spirati facendo qualcosa di divertente.

o no?

Dei viaggi segreti

in ferie dal 30 luglio al 21 agosto, tre settimane. la prima libera, le altre due “prenotate” in campeggio, zaino in spalla, pendolare per 14 giorni pur di avere uno straccio di compagnia dopo 11 mesi passati su spiagge deserte e centri commerciali, sempre e solo da solo perchè alternativa non c’è.

poi rientri a casa, cotto da afa, sonno arretrato e da una vita passata a far ricchi gli altri, gente che in vacanza ci fa due volte l’anno (e va in america, non a 50 km da casa) e trovi il preventivo per una crociera in partenza l’ultima settimana di luglio, ovviamente senza che il mio nome sia in lista.

nessuno commenta, nessuno avvisa. il foglio era lì in bella vista, per mostrarmelo e attendere mie commenti, come se ancora non avessero capito che io non imbocco nessuno di argomenti, parole e discorsi.

la forza di dare di matto non ce l’ho più, anzi, potendo salterei proprio la crociera e mi troverei un alberghetto a santorini e passerei le giornate e passeggio sul bordo della scogliera a strapiombo a scattare foto e a piangere per quanto è bella quell’isola che da sempre mi è rimasta nel cuore. una vacanza tranquilla, fissa, senza orari, partenze, guide da inseguire.

ho evitato commenti, mi sono limitato a inviare un messaggio dall’ufficio a tutti i numeri dei nullafacenti di casa: “io sono in ferie dal 30 luglio, poi fate voi”.

che tanto a parlare con una troia che voleva andare in ferie l’unico natale di quando neanche 10 giorni dopo è morta la parente, è tutto dire.

andate al diavolo tutti quanti.

tutti, dal primo all’ultimo.

Luglio ai fiordi

e poi salta fuori che il “no” è stato detto non per la vacanza di per se, ma per la destinazione.

“[LEI] vuole andare ai fiordi l’ultima settimana di luglio”.

LEI vuole. VUOLE.

LEI che non fa un cazzo da mattina a sera VUOLE andare in vacanza e VUOLE andare in vacanza dove VUOLE lei e andarci quando VUOLE lei e cioè la settimana prima delle mia ferie? e io? resto a casa a mangiare surgelati tutta la settimana mentre corro su e giù da e per l’ufficio?

e visto che tanto rompe il cazzo per le cuffiette a tavola (unico modo per non morire bombardato da telegiornali inutili e chiacchiere su cavolate) come mai trova sempre il modo di rompere i coglioni per cazzate quando non le indosso invece di informarmi circa il fatto di ferie, viaggi e vacanze?

oppure, [bestemmia], facciamo come col camper, ordinato e comprato di punto in bianco senza mai chiedere/dirmi nulla?

no, chiedo, eh.

Il potere logora chi non ce l’ha

DAN quest’anno è stato nominato responsabile dei bagnini e durante l’arco della sua giornata deve seguire mille cose e mille persone sparse nel raggio di km.

preciso, ambizioso, attento, scrupoloso. praticamente la persona perfetta da tenere in torretta relegandola a controllare 20 metri quadrati di spiaggia. perchè il potere logora chi non ce l’ha e quindi, forte di questo detto, è meglio non liberare mostri che potrebbero diventare più grandi di quanto dovrebbero.

detto, fatto: quest’anno è stato nominato responsabile e, puntuale come una merda fresca sotto le scarpe bianche nuove, è subito diventato un “simpatico tiranno” che ti dice le cose in faccia ma col sorriso.

piccoli stronzetti crescono.

monopattino elettrico, camicia leggere in cotone alla moda, ciuffo biondo e sorriso stampato, vaga di torretta in torretta a chiedere, divertito, di fissare il mare e non guardare l’interlocutore di turno, portando a supporto della richiesta una lista di disgrazie, infarti, incidenti e decessi avvenuti nel corso degli anni che fanno sembrare la seconda guerra mondiale come una vivace scazzottata tra amici al bar.

quindi adesso come previsto (da me) inizia già a serpeggiare l’amarezza e il rancore nelle fila dei sottoposti che, gente più piccola di un paio d’anni, non tollera le piccate ed evitabili (volutamente mai evitate) puntualizzazioni del suddetto, con richiami correlati da aneddoti catastrofici seguiti poi, a distanza di qualche minuto, da grandi sorrisi e pollici alzati come a dire “senza rancore, amici come prima”.

atteggiamento sbagliato: o fai l’amico o fai il capo rompicoglioni. scegli una casella e restaci. non puoi essere amico e rompi coglioni allo stesso tempo.

se la gente parla al cellulare o la richiami o lasci correre. o al massimo ti limiti a suggerire (ripeto: suggerire) di non farsi vedere col telefono in mano usando lo spauracchio di qualche direttore o capetto di varia altra natura che potrebbe poi spaccare loro il culo. in questo modo tu non sei il rompi coglioni che richiama la gente per ogni caso, ma sei “l’angelo custode” che ufficiosamente lascia passare tutto ma che nella realtà lancia il segnale che le cose vanno fatte secondo le regole.

un capo un po’ confuso e pasticciato, insomma. ma il cipiglio del capetto l’ha sempre avuto, fin da quel lontano 2018 quando l’estate poteva essere spinelli e risate e invece sembrava di essere al fronte, in pieno stile caserma.

e comunque l’elenco dei morti per infarto o cause naturali poco o niente hanno a che fare col lavoro da bagnino.

quindi anche meno, tesoro mio, anche meno.