Once you go black, you never go back

“la maestra” è un personaggio mitologico narrato da L’AMICO DEL CAMPEGGIO per anni e descritto come la potenziale ragazza ideale.

ballerina di una crew, bla bla questo, bla bla bla quello, ne parlava poco raccontando praticamente niente, ma evidentemente a lui piaceva/piace e tanto bastava a renderla “regina”.

due weekend fa ADC ha dato buca al campeggio per andare al lago con la suddetta e non so chi altro, tentativo di “abituarla alla vita del campeggiatore” per preparare la strada al weekend successivo in campeggio con festa di compleanno, annessi e connessi.

sua signoria è quindi arrivata e trattata come una regina, con tenda prestata e già montata, materasso già gonfiato delle dimensioni di un campo da calcio, ombra fornita da ombrelloni e alberi piazzati per l’occasione e mille altri accorgimenti.

alla fine, sabato sera, tutti sono stati avvisati: “Sparite tutti che ci voglio provare”.

il tentativo è durato tipo 6 secondi scarsi.

“no”. punto.

tornato al locale è iniziata la festa (a dispetto della love story).

prevedibile? direi assolutamente di si.

lei è una “palo in culo” che strabuzza gli occhi non appena sente raccontare una storia di piccole follie alcoliche o nomini qualcosa tipo “bagno nudi in mare”.

e poi, cosa che già avrebbe dovuto spegnere ogni utopico pensiero romantico, il semplicissimo fatto che la suddetta ballerina è attratta di ragazzi di colore con la passione per l’hip hop.

traduzione: li vuole stilosi, atletici e ben dotati.

game over.

Perchè, ricordiamoci il detto: Once you go black, you never go back.

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