La silenziosa e solitaria felicità

30 giorni di mare e L’AMICO DEL CAMPEGGIO non si è ancora fatto vedere. e io non potrei essere più felice di così, libero di fare le mie cose, andare dove voglio, mangiare (o non mangiare) quando e dove voglio, farmi i fatti miei, libero da compagnie che, capita, sono spesso limitanti.

forse verrà al mare sabato, ma non in campeggio, neanche in città. andrà a *** a fare surf. il perchè non possa fare surf in campeggio resta un mistero ma tanto meglio, un fastidio in meno se poi per averlo devo cedere a giri in mezzo ai boschi, passeggiate nella vicina zona residenziale e camminamenti di 4 ore per la piscina dei bambini, in giro largo, magari in mezzo alla calca di gente quando si potrebbe tagliare, arrivare prima ed evitare la massa.

e poi ci sono le docce serale, le mie di 10 minuti in tutto, le sue di 25 solo per lavarsi “perchè mi piace restare sotto l’acqua a rilassarmi”. che poi lui è quello che raccoglie il tappo di plastica in spiaggia “perchè inquina” ma i ventimila litri di acqua potabile che usa per rilassarsi quello non è inquinare, eh. parliamoci chiaro.

sia come sia spero che non arrivi nessuno, almeno per il momento, perchè inaspettatamente mi sto godendo questi momenti di solitudine in maniera così piena e perfetta che anche solo a spostare una foglia potrebbe crollare tutto il paradiso.

che pace, che silenzio, che mare, che vita meravigliosa!

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