Prego sedetevi comodi, sta cominciando lo show

LEI oggi ha tirato fuori la borsa da portare in ospedale. quando devi entrare? non lo so, mi devono chiamare. ok.

resterà ricoverata 2-3 giorni nell’ospedale della città vicina, poi tornerà a casa e, a sua detta, dovrà restare ferma per 3 mesi.

“e chi farà le cose di casa? nessuno si è mai interessato!” il suo problema.

di mio sono per il vivi e lascia vivere e, soprattutto, per prendere in mano la situazione solo quando l’acqua arriva alla gola. tanto è inutile impazzire prima.

io lavoro 8 ore al giorno più una di viaggio, totale 9 ore. in pausa pranzo se non trovo nulla di pronto, mi dovrò arrangiare in fretta e furia, pur sapendo che il resto della truppa per quanto totalmente incapace di fare qualunque cosa in casa, almeno a mettere a bollire una pentola ci può arrivare senza problemi. quindi anche a pranzo la questione è risolta.

poi resta il discorso pulizie, pure quello sistemato grazie a LA SERVA che certamente sarà chiamata ad intervenire più spesso in questi tre mesi. altro problema risolto.

per la cena, ma idem come sopra.

cosa resta? il bucato. si tutta tutto il lavatrice e non si stira niente. problema risolto.

che altro? i piatti da lavare non sono certo un problema ma solo una rogna, ma fattibilissimo.

e per la spesa di certo non serve essere un genio a leggere una lista e comprare il necessario, giusto?

e poi c’è una grande occasione: quella di far finalmente muovere il culo ai nullafacenti di casa facendoli poi restare in carica a vita come aiutanti domestici.

in un modo o nell’altro la pacchia per qualcuno finirà, anche solo temporaneamente.

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