Salato

e poi ti trovi sul molo, il lungo molo protagonista di tante serate estive, tra musica, balli, risate, cazzate, gente ubriaca e grida disumane.

e ti ritrovi col sole al tramonto, con colori freddi, il blu, il rosso, nel mezzo del deserto, da solo, mettendo una canzone, una sola, ascoltata una sola volta questa estate. ci stava tutta.

e poi ti trovi con un nodo alla gola a dire tutto, a dire tutto al nulla, lì, nel silenzio neanche rotto dal rumore delle onde, inesistenti, nel mare piatto e immobile come raramente ho visto.

“bisogna cogliere l’attimo” mi ripeto, sempre e comunque.

perchè nella tomba non portiamo nient’altro che noi stessi.

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