Mille e non più mille

altro giorno, altra email, altra offerta.

1.000 dollari, offerta iniziale alla quale è seguito il mio silenzio, dato che in ogni caso non ho intenzione di vendere il dominio. a meno, naturalmente, di cifre di una certa rilevanza.

2.000 dollari messi sul piatto pochi giorni dopo, prezzo raddoppiato senza muovere un dito, senza il minimo accenno di interesse.

silenzio.

poco fa una nuova offerta: 3.000 dollari.

il tipo che vuole il dominio lo conosco, nel senso che so di quale sito si tratta. ha un .be e vuole il mio .eu per vendere caramelle energizzanti o roba del genere. il suo portalino è aperto da poco e settimane fa ha chiesto direttamente a me il prezzo (senza avere risposta) per poi sparire dai radar. subito dopo è comparsa l’agenzia di intermediazione con le tre offerte di cui sopra. quindi se 1+1 fa 2, conosco perfettamente di chi si tratta.

per rendere appetitosa la cosa sono entrato nel sito dell’intermediario e ho cercato la valutazione online del mio dominio, ottenendo un misero “inferiore a 100 dollari”.

poi è sotto i 100 dollari anche il dominio della mia città, quindi immagino sia una valutazione fatta su basi puramente matematiche che calcolano non l’effettivo valore della parola registrata ma quante volte in qualche modo questa viene richiamata in giro per la rete.

un conto della serva, insomma.

aspettiamo la prossima offerta, che presumo arriverà a metà della settimana prossima e sarà di 4.000 dollari.

ancora troppo poco!

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