sabato al mare. arrivo il venerdì sera, salto del muro di cinta, serata in campeggio a passeggio, poi in centro, appartamento, nanna e quindi risveglio per quella che poi, il sabato, sarebbe stata l’ennesima “ultima volta al mare”.
domenica sotto la pioggia quindi già la sera prima sono tornato a casa, finendo col partire alle 14.00 precise per i soliti centri commerciali.
torna l’autunno, poi l’inverno, con la solita tradizione dei fine settimane vuoti, senza impegni e divertimento, dove vedo le giornate buttate nel cesso per niente, senza amici, compagnia, divertimento; giornate dove tutto è complesso, tutto è una lunga attesa dei comodi dell’amico di turno, di ritardi, giri frettosi, cambi di piani e quant’altro. al mare bastava un messaggio e anche se nessuno ti calcola restavano sempre la spiaggia, i bagnini, le passeggiate tra le piazzole a vedere la gente che serenamente si divertiva.
e tanto bastava: lontano da tutto e da tutti, che m’importa del mondo?
ora no, si torna a chiedere e pregare e, se va come in anni recenti, a fare quel che voglio da solo, che tanto “chi fa da se, di negozi ne passa 73”.
IL PELOSO è convinto no-vax. curioso di sapere come faremo a trovarci la sera quando pioggia, freddo, neve e vento impediranno di restare all’aperto. I TOTNI sono fuori dai giochi da due anni e onestamente è meglio così: hanno fatto il loro tempo e ora non mi servono più a niente. MISS GIOSTRINA, tanto per fare l’ultimo degli ultimi nomi, mi ha detto che “possiamo trovarci quando voglio” in risposta all’unico messaggio che IO ho mandato a lei dopo MESI di silenzio.
gli amici fall/winter, questi.
il prossimo weekend sarà l’ultimo, questa volta davvero l’ultimo. lunedì prossimo chiuderà il campeggio, estate finita, arrivederci al 2022.
andrò al mare, salterò il muro di cinta e passerò la giornata lì dentro. gratis, senza pensieri. per l’ultima volta.
poi, dopo questo, inizieranno i fine settimana da suicidio.
perchè non può essere sempre estate, sole, mare, amici e vacanze all’infinito?
perchè?