Di tutto un po’

LA BARISTA è stata mollata dalla lesbo mamma con 13enne a carico. ora litigano e scopano a giorni alterni e lei è cotta e finita tanto che tutti in compagnia le ripetiamo di mollare tutto e mandarla a fare in culo. di tutta risposta le ha regalato ninnoli per un valore di oltre 100 euro per “festeggiare” un “mesiversario” che di fanno neanche esiste.

contenta lei…

L’AMICO DEL CAMPEGGIO dopo aver pompato per anni l’idea di farmi comprare una tendina per passare le notti in campeggio ora che quasi ero arrivato a convincermi smonta tutto “perchè in piazzola poi non abbiamo posto”, cosa ovviamente non espressa in questi termini ma quando uno arriva ad elencare una serie di nomi di più o meno stronzi che dovrebbero (condizionale) accamparsi nelle prossime settimane, è un chiaro segnale che, tradotto, “posto per te non ne abbiamo”.

solo la tenda costa 100 euro, poi c’è tutto il resto dell’attrezzatura, come minimo un pavimento, materasso, pompa, sacco a pelo, cuscino, lucina, cavo elettrico, sgabellino, eccetera. diciamo altri 100 euro. totale 200 e passa euro di roba più il costo della piazzola per poi trovarmi a sentirmi dire che non c’è posto perchè alla fine a far le notti lì dentro, io vado bene solo se “fuori” stagione quando non viene gente più divertente/interessante.

poco male, va bene anche così come ho sempre fatto da 4 anni a questa parte: zaino in spalla e avanti e indietro tra centro e campeggio. non che muovere l’auto costi di meno…

LUKE è arrivato in campeggio sabato pomeriggio, con una caviglia slogata quasi guarita e senza apparecchio. un saluto e poi non c’è mai stato verso di poterci parlare per più di 5 secondi. in compenso GRE c’ha fatto le sedute psicanalitiche di ore e ore di chiacchiere. anche qui poco male: questa stagione sarà all’insegna del motto “io valgo, voi no”, quindi chi non mi caga non mi merita e semplicemente vado per la mia strada e basta. non ripeterò l’errore estate 2020 di correre dietro a tutti e trovarmi a piangere 4 volte in 2 settimane perchè mi sentivo una merda invisibile. ripeto: io valgo.

Beati al mare

truppa volata al mare dopo pranzo, o meglio, dopo il nuoto.

il frigo è pieno di roba, sia mai si ripeta la cazzata che ha fatto la volta scorsa andando via pacifica e beata e lasciando a casa l’unico che lavora praticamente senza cibo.

torneranno a casa mercoledì sera “perchè oltre non possiamo restare dato che giovedì sarà giornata pienissima”. è incredibile come gente che non ha un cazzo da fare da mattina a sera trovi sempre il modo di raccontare di avere così tanti impegni da dover pure sbuffare per affrontarli.

comunque.

Dei viaggi perduti

ufficialmente non andremo da nessuna parte neanche quest’anno.

due anni fa abbiamo saltato il viaggio (agosto) perchè “la parente non sta tanto bene”, parente che ha vissuto dignitosamente fino ai primi di dicembre, finendo poi malissimo i primi di gennaio. per carità, contentissimo di essere rimasto accanto a lei e aver condiviso gli ultimi momenti disponibili, ma parlando di viaggi in senso stretto, è andato tutto a puttane.

l’anno scorso ovviamente non s’è mosso nessuno per ovvi motivi.

quest’anno ci speravo, al punto che mercoledì sono passato in agenzia. “o italia, a caro prezzo, o estero col rischio che cambino leggi e regole di punto in bianco e di restare bloccati chissà dove e chissà per quanto tempo”.

la tipa dell’agenzia era divertita, ma sotto sotto era in lacrime: come si può vendere un viaggio che può diventare un inferno? l’incertezza regna sovrana.

e quindi niente, tre anni persi, tre estati che nessuno mi renderà più, a riprova, l’ennesima, che a dar retta a certe fannullone capricciose che presto hanno fatto a liquidare 20 anni di campeggio, sarebbe stato meglio tenere tenda e veranda e aver proseguito sulla via del classico mare, magari anche solo due settimane l’anno ma tutto sommato sempre meglio dell’incertezza e del nulla assoluto che pare avermi condannato a una vita da operaio sottopagato tutto casa e lavoro.

e scommetto che il 2022 sarà una merda uguale.