LA PRINCIPESSA è prigioniera nel suo solitario castello e continua a telefonare a casa nostra mille volte al giorno, quasi sempre a ore pasto, cosa che odio oltre ogni cosa al mondo.
dipendesse da me il telefono sarebbe staccano dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20, così chi chiama trova occupato e col virus qui non può certo venire a disturbare.
ieri sera la sua tv non funzionava, così qualcuno è dovuto andare a vedere il problema, scatenandosi poi in uno scarico di tensione nervosa quando ha capito che la proprietaria di casa neanche aveva capito che era saltata la corrente. robe dell’altro mondo.
oggi è saltato fuori che non ha ancora collegato l’impianto di casa al nuovo cellulare, che ora ancora niente funziona e nessuno riesce a capire cosa stai aspettando a chiamare un tecnico o l’elettricista.
d’altra parte quando è mammina sua l’ha cresciuta come un preziosissimo e fragile bocciolo di un rarissimo fiore che non doveva mai essere disturbato per nessun motivo e la vita le ha sempre messo davanti gente che le ha praticamente fatto da servi se non anche da schiavi, è un po’ difficile trovarsi nuovamente single dopo anni di relazione, sopratutto quanto il 90% dei cazzi a cui pensare erano sempre di lui o di chi per lui.
resti dov’è, penso, chiami l’elettricista quando e se gli va o pace, affari suoi, non è certo un mio problema.
non ho mai capito che piacere provano gli altri ad agitarsi per problemi che non sono manco i loro, soprattutto con tutti i cazzi che abbiamo (e ognuno ha) dentro casa da sbrigare.
mica capita sta cosa.