Storie e rotelle: day 21

tutto tranquillo a parte il costante voler fare “da sola” andando poi a chiedere aiuto a chiunque per potersi arrangiare.

si piazza davanti al lavatoio e uno le deve passare il bucato da terra e il detersivo dallo scaffale.

per il cibo idem: lei cucina, condisce, mescola ma “prendimi, passami, muoviti, mi serve, dammi”.

fa tutto da sola, basta essere costantemente ai suoi pronti bisogni.

da una rapida analisi se ci fossero due persone a seguila tutto il giorno ancora non basterebbe.

vabbè.

Meglio soli

venerdì sera al mc con IL PELOSO, siamo finiti a parlare del passato, parlando del presente.

deluso, lui, del comportamento del cosiddetto “gruppo di amici”, dove la parola “amici” andrebbe fortemente virgolettata.

(gli) succede questo: serata tra “amici” di qualche giorno/settimana fa. tutti in gruppo a chiacchierare, penso a cena insieme in un locale a caso. l’uomo dalla testa d’uovo se ne esce alludendo all’organizzazione di un viaggio tutti insieme per il mese di agosto, allusione lasciata subito cadere dall’intera tavolata che ovviamente ha reso evidente un concetto semplicissimo: non si doveva parlare di vacanze in presenza de IL PELOSO in quando lui non era stato invitato (pur facendo parte del cosiddetto gruppo di “amici”.

tant’è.

al peggio ovviamente non c’è limite e la storia abbastanza imbarazzante ha raggiunto nuove vette di disagio.

su whatsapp c’è questo gruppo deve tutti (IL PELOSO compreso) sono inseriti, gruppo nato nella notte dei tempi per organizzare non so cosa e poi rimasto come punto d’incontro per organizzare feste, eventi, attività. amministratore del gruppo è la moglie della testa d’uovo che ha spifferato tutto a cena, la quale, per far meglio capire il livello di intelligenza della coppia, ha ben pensato che per discutere del viaggio non era necessario creare un nuovo gruppo ma bastava buttare fuori IL PELOSO.

e così è stato.

ora lui ride ma sicuramente non è stata una cosa piacevole da subire. del resto posso capire anche gli altri che sapendo tempi e modi di viaggio de IL PELOSO hanno preferito scaricare la zavorra fin dal principio per non avere pesi sullo stomaco da sopportare dopo a causa dei suoi ritardi, lamentele su mete e organizzazione, eccetera.

resta il fatto che il viaggio sarebbe stato fatto comunque senza invitarlo ma sarebbe stato il caso una volta fatta la gaffe non tappare il buco con una gaffe ancora più tremenda.

di mio ho commentato in maniera piuttosto chiara:

grazie a dio ho tagliato i ponti con tutti diversi anni fa, quando mi sono finalmente stancato di essere solo un portafoglio. mi fa piacere, da un parte, sentire queste cose perchè confermano ancora una volta quanto bene abbia fatto a staccarmi da certe persone […] per me essere amico vuol dire altro, loro evidentemente erano solo dei “simpaticissimi conoscenti”.

sorrido.

Storie a rotelle: day 18

la tv in camera funziona a pieno regime e il mobiletto ikea è praticamente perfetto.

i “pianti a secco” sono solo un ricordo e adesso tutto è tornato alla normalità, a parte LEI e la sua sedia a rotelle che sono costantemente tra le palle nei punti di passaggio, davanti ai mobili e alle credenze che devo aprire.

e LEI non demorde, non molla, non cede all’evidenza che metà delle cose che ordina e pretende sono semplicemente da lasciar perdere. se il letto non è rimboccato bene non importa e non sarebbe necessario far fare la giostre ogni giorno alle piante: lasciale a terra dove sono e pazienza se il davanzale resta vuoto. non possiamo correre dietro anche alle decorazioni di casa se la casa dentro sembra un pronto soccorso.

e qualche giorno fa mi sono seduto sul wc con il deambulatore alle spalle, ormai perennemente incastrato sopra il cesso, stanco di doverle continuamente spostare.

di suo esce, sempre accompagnata e aiutata, ancora col vizio di metterti le mani attorno al collo per saltare i gradini uno per volta e prima o poi qualcuno si troverà con una bella ernia, visti anche i 70 giorni ancora davanti.

comunque, tutto sommato, diciamo che va bene.

e diciamo che poteva andare molto, molto peggio.

Bye bye CARTELLINA

domani è l’ultimo giorno di CARTELLINA e in uno slancio di socialità le ho fatto un piccolo regalo: una candela ikea da 100 ore e una scatola di pennarelli (sempre ikea, che lei usa sempre). insieme le ho stampato un simpatico bigliettino di una mucca che piscia in un piatto con dedica tipo “spero che la candela copra il tanfo di dove andrai ora a lavorare” un simpatico riferimento al suo accenno di dover fare anche viaggi all’estero, in india in particolare.

si è commossa.

penso l’unica volta che un minimo mi mancherà una persona che ci lascia.

ecco.