La casa senza bagno

8 mesi dopo il trasloco e dopo un mese esatto di totale silenzio sono andato a trovare I TONTI nella loro nuova casa.

tra lasciando le banali chiacchiere di sempre (che è stato come non essersi mai persi di vista negli ultimi 4 anni…) il tour della casa è avvenuto poco prima della mia partenza.

ma andiamo con ordine.

la casa -guarda caso- si trova nel quartiere che lei aveva dichiarato essere il suo preferito fin dall’inizio della ricerca, ben 6 anni fa (!!!). guidando verso la casa non ho potuto fare a meno di pensare a tutto il tempo che hanno perso e fatto perdere ai poveri agenti immobiliari per poter visionare case a appartamenti scartati puntualmente uno dopo l’altro per i più banali motivi, dalla posizione che non aggradava, al prezzo, alle terrazze rotonde fino alle parabole nel giardino dei vicini che a detta loro era chiaro segnale ci vivessero degli africani.

la casa è letteralmente incastrata tra mille altre case e cassette e qualche condominio più o meno nuovo. ci si arriva dalla strada principale, un rettilineo dove le auto frecciano a folle velocità e dove una settimana dopo il loro arrivo un 20enne è morto schiantandosi contro un muretto. il tabernacolo con fiori e candele è davanti alla loro stradina. meraviglioso.

entrare a casa loro con l’auto è impossibile: la strada di accesso è larga tre metri al massimo, con l’auto ci si passa a filo e il viale d’ingresso è largo uno e mezzo e il cancelletto è incastrato lungo il percorso.

il cortiletto, piastrellato, è grande poco più di un posto auto. il giardino che avevo visto in fotografia immagino fosse quello, pareva molto più grande ma immagino che la prospettiva sia stata abbastanza ingannevole.

l’ingresso è un corridoio che porta direttamente al salotto, inutilmente grande. la cucina è a destra, spaziosa, attrezzata solo su un lato e un un frigo gigantesco, solitario, sul lato opposto della stanza. il perchè il frigo non sia stato inglobato dentro la cucina non l’ho chiesto.

al piano superiore, con scale anonime tipo rampa di lancio, si arriva a un disimpegno dove troviamo quattro porte rispettivamente di un bagno con vasca di medie dimensioni, camera da letto padronale abbastanza spaziosa e cameretta per la piccina di dimensioni quasi identiche e lo studio per lui già ricolmo della mobilia-paccottiglia fuori moda. tutto il retro della casa è munito di terrazze che però sono lunghissime ma strettissime, un po’ inutili se non per avere giusto uno spazio per affacciarsi e per mettere la collezioni di bidoni della differenziata.

al piano sotto troviamo un grande garage già riempito dalle loro due auto e spazio quanto basta per metterci qualche scaffale per conservare oggetti vari. e poi c’è un bagno con lavanderia, munito di grande doccia.

in generale le stanze sono fatte bene, ampie, tutto bianco anonimo con pavimento in mattonelle stile legno chiaro. insomma: fantasia zero, anche considerando che dopo 8 mesi mancano tutti i lampadari, gli arredi, tende e tappeti. praticamente da 8 mesi hanno la casa cosi come era dopo 8 giorni di trasloco.

i mobili sono i loro, tutta roba che farebbero bene a buttare in discarica, tutta roba datata, spaiata, fuori moda. ma la cazzata più grande è non avere previsto un bagno al piano terra. hanno salotto e cucina ma niente bagno. lei si preoccupa di quale tavolo comprare per quando avranno degli ospiti (?) e io pensavo a dove potranno cagare questi ospiti senza dover fare rampe di scale. senza contare che l’ospite che viene a casa tua e deve cagare per farlo deve per forza curiosare nel 90% della casa.

ma il progetto del bagno c’era ma lei ha voluto rinunciare al bagno “per avere uno spazio per mettere la scrivania per lo smart working”, peccato che poi lo smart non lo hanno mai concesso e quindi adesso abiterà per anni in una casa senza bagno di servizio. un incubo.

giudizio finale: nel complesso una casa di medie dimensioni, perfetta per 3 persone ma che nessuno si sogni di possedere qualche oggetto oltre al minimo indispensabile altrimenti non c’è spazio. i mobili sono da discarica, tutti fuori moda, tutti spaiati, non c’è nessun filo conduttore o linearità logica tra i vari ambienti. mancano lampadari, tende e tappeti. tutto è bianco a parte il pavimento il legno chiaro, moderno, pulito ma banale, cose già viste. pessima cosa non avere un bagno al piano di servizio e salotto inutilmente grande. anche l’estero è un buco e l’accesso è difficoltoso, senza contare che gli eventuali ospiti devono lasciare l’auto nei parcheggi di una azienda a 150 metri, dovendo anche attraversare la strada. cosa ottima se penso di andare a casa loro col buio e sotto il diluvio con le auto che frecciano a 100 km/h in pieno centro abitato.

chi si accontenta gode, diciamo.

e diciamo anche che dopo 6 anni di attesa di sarei aspettato qualcosina di meglio, ecco.

Natale 2022

partenza per il mare nel primo pomeriggio, da solo, la truppa al seguito ma con partenza oltre un ora dopo. arrivo alla spiaggia del campeggio, avanti e indietro fino all’ingresso, salto oltre il muro arrivando fino al bar centrale, passando sotto i portici e ritorno verso l’area bungalow.

ritorno in centro dove la truppa era già arrivata, passeggiata in piazza, deserta, luminarie e decorazioni più scarse dello scorso anno, anche con meno casette e attrazioni, ma comunque bello. passeggiata a metà della strada per il molo, poi ritorno in appartamento in attesa dell’ora del ristorante, per una cena veloce, altri due passi, poi praticamente a letto alle 22.00, col sottoscritto abbastanza stanco e col solito mal di schiena che come previsto s’è ripresentato quando non avevo i cerotti medicali appresso. un classico.

questa mattina sveglia dopo dopo le otto e santa messa alla chiesa vicina alla zona residenziale, funziona piacevole, con ritmo. ottimo.

pranzo a casa, dove il forno guasto nel nuovo appartamento ha costretto a fare la spola al vecchio per scaldare il cibo, il tutto a mezzo auto per far prima.

subito dopo pranzo ho mollato tutti e sono tornato in campeggio, 1) perchè comunque il ritmo della giornata sospettavo sarebbe stato “zombie” e 2) perchè approfittando del natale volevo tornare a girare dentro senza essere disturbato da eventuali scocciatori (detti sorveglianti).

il tour è andato bene, dal camping alla pineta (con bisognino fisiologico!) passando per il “bronx” fino alla lavanderia, il supermarket e il ristorante, poi al pub (dove sono entrato limitatamente alla parte telonata) e poi di ritorno con tappa alla vecchia piscina.

il bello è arrivato invece quando ho voluto andare verso la nuova piscina, cosa impossibile a causa della telecamera che so essere funzionante e quindi era necessario uscire per poi rientrare attraverso l’altro cancello, cosa che ho fisicamente fatto. ma è bastato mettere piede oltre l’area scivoli per scorgere la sagoma nera di una persona che a piedi si dirigeva nella mia direzione, cosa che ovviamente mi ha messo le ali ai piedi facendoli letteralmente voltare oltre il cancello. non penso mi abbia visto ma tant’è, festa finita. e dire che l’idea era quella di passare lungo la nuova piscina nel punto cieco alla telecamera.

peccato, sarà per la prossima festività.

alle 15.00 causa mal di schiena sono risalito in auto per tornare a casa.

diciamo un natale diverso dai soliti, tutto sommato divertente!

e voi come lo avete passato? spero bene!

auguri a tutti!

Finiamola così

venerdì sera (ieri) ore 17.00 precise ho timbrato il cartellino e sono letteralmente scappato a casa nel momento più perfetto che potessi centrare.

CHERUBINO aveva bisogno di un fotografo per l’evento della serata e questo mi avrebbe costretto a rimanere lì dall’inizio alla fine della farlocca messa di ZEUS a scattare foto al centro dell’attenzione di tutti.

IL POPPANTE ha passato la giornata nel più totale cazzeggio, ricevendo i saluti calorosi di tutti, saluti falsissimi, ma tant’è. al momento della mia uscita era assente quindi me la sono cavata con un messaggio (mio) di auguri e “in bocca al lupo per il nuovo lavoro”, secco, asettico, sperando nel profondo che il lupo se lo sbrani fino all’ultima unghia.

alle 17.30 quando ZEUS saliva sul palco per annunciare fatturati stellati e distribuire le sue massime da fin troppo arricchito scimmiotto io uscivo dalla mia doccia bello rilassato e pulito e mi stendevo sul divano dove sarei rimasto a guardare serie tv fino alle 4 del mattino.

niente auguri, niente foto, niente saluti falsissimi, niente sorrisi di circostanza, niente obbligo di fare foto.

tutto perfetto!

tantissimi auguri a me!!!