sabato scorso ho fatto un giro al bazar e nonostante la solita accoglienza dei commessi tipo carcere di massima sicurezza ne sono uscito con dei lego. precisamente un camper fatto di lego.
ho pensato di regalarlo a mr divano per “l’anniversario della sua passione per i boccali di birra”, ma quando l’ho consegnato, in presenza della truppa al gran completo, lo scherzoso e simpatico regalo non ha avuto l’accoglienza che mi aspettavo.
LA PRINCIPESSA si è vistosamente sforzata di fare una faccia basita solo per il gusto di dover essere quella che guasta la festa, LEI è rimasta interdetta più per l’uso di una confezione regalo nuova di zecca che stava per essere rovinata per niente (noi le buste e i fiocchi li ricicliamo circa 56 volte, nonostante quintali di materiale nuovo di zecca inutilizzato da anni) e il “festeggiato” si è fatto una piccola risata e l’aria felice di chi aveva probabilmente ricevuto un regalo tanto simpatico quanto gradito si è subito spenta davanti ai volti “basiti” del pubblico intorno.
“lo daremo a un bambino”.
la scatola, neanche aperta, è stata riposta sul ripiano della cucina. ok.
prima di arrivare al dunque di questo mio post, racconto una cosa in più. a maggio (compleanno) ho regalato a LA PRINCIPESSA tre libri, una collana di tre libretti abbastanza leggeri, cosa da poco, dato che lei è una che legge cose impegnate o romanzi di nicchia che scopre puntualmente dio solo da come.
siamo a settembre, sono passati quattro mesi e in mezzo ci sono state anche le ferie. i libri non sono stati letti perchè “non ho avuto tempo”.
ora, la questione sulla quale voglio soffermarmi è abbastanza semplice e banale: che vita è una vita dove dei lego vengono rifiutati a prescindere dall’età e dove dei semplici libretti (non dico tutti, ma almeno uno!) vengono messi in un angolo “perchè non ho tempo di leggerli”.
ora, capisco che la vita sia frenetica e che ci sia sempre “dell’altro” da fare, ma se non riuscite (parlo di voi, degli altri) a godervi neanche un istante di pace, di infanzia, di spensieratezza, se non riuscite neanche a ritrovare un piccolo piacere ad aprire un giocattolo a 60 anni, in una età dove, udite udite, NESSUNO MAI si sognerebbe mai di regalarvi un giocattolo, che senso ha essere vivi?
ora quello basito sono io.
godetevi la vostra triste maturità.