Natale è un viaggio?

un salto al cimitero per salutare e prendere virtualmente gli immaginari auguri dei cari defunti, poi un salto in agenzia viaggi dove dopo oltre un anno di nulla sono tornato a chiedere cataloghi di crociere.

ora è sul ripiano della cucina, già sfogliato da qualcuno o comunque già visto e aperto (la copertina è ricurva adesso) e adesso non resta che attendere l’avvicinarsi del natale per scoprire se adesso che tutti sono morti e sepolti (letteralmente) ci saranno ancora scuse, pretesti, balle e cazzate che impediranno al sottoscritto di passare finalmente un natale lontano da questo paese di merda, magari al caldo, magari in posti non ancora visitati.
l’ultimo viaggio risale al 2018, una crociera per altro già fatta. per avere qualcosa di originale devo fare un salto all’estate 2016: i fiordi.

nel mentre, poi l’attesa della morte della parente e successivamente quella del vedovo, con LEI che intorno a natale 2019, a pochi giorni da quella che sarebbe stata la data della morte della parente (3 gennaio), sospirava al buio di una stradina laterale durante la quotidiana passeggiatina post cena: “proprio adesso [devo restare a casa, ndr] che avevo in mente di fare un bel viaggio per natale”.
la stessa persona che negli ultimi 10 natali ha sempre dichiarato, quasi urlando: “io a natale non mi muovo neanche per sogno!!!”.

adesso gli ostacoli sono finiti: nessuno ha bisogno di niente e il cane è morto da due anni e altri animali sono poi arrivati in sostituzione. siamo praticamente tutti orfani di qualunque cazzo in culo.

quindi ecco: catalogo sul tavolo, tempo e denaro a volontà, zero pensieri, nessun intralcio.

quale sarà la balla 2021 per saltare anche questa volta un meritatissimo viaggio vacanza?

stay tuned.

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