Martedì

volano i giorni uno uguale all’altro e senza rendermene conto è un mese ormai -quasi- che non riesco a vedere il vedovo.

è stato portato alla casa di riposo “definitiva” dopo che LEI parlando con i medici ha fatto notare che era ridicolo e assurdo mettere in isolamento un 95enne in attesa di una fantomatica quarantena che non finirà mai dato che prima che questa finista c’è sempre l’altissima possibilità che torni in ospedale e quindi sia tutto da rifare da zero.

ora per andare a trovarlo serve appuntamento, massimo due appuntamenti la settimana, anche in più persone contemporaneamente perchè lo si vede da dietro un vetro e tra mascherina, occhi che non vedono e orecchie che sentono poco vi lascio immaginare la soddisfazione.

per quanto mi riguarda non sono mai andato a trovarlo perchè io lavoro e quindi per fare ricchi gli altri ho orari che non coincidono con quelli della casa di riposo dove andare alle sei di sera sembra chiedere la luna.

al sabato mattina si possono prendere appuntamenti ma onestamente col cazzo che dopo 200+ giorni di attesa, la quarantena, le zone rosse e tutto quello che ho sopportato resto a casa dal mare perdendo mezza giornata per 15 minuti di visita a uno che alla fine neanche sa cosa raccontarmi e capisce due parole ogni trenta.

meglio telefonare, lo ha detto anche lui, “una telefonata e via” ma io mi sento in colpa perchè la mia vita non la posso gestire io e vedo solo LEI e il resto della truppa che possono fare quel cazzo che vogliono e io ho sempre quel cazzo di lavoro a tempo pieno tra i coglioni e non riesco a fare nulla.

ikea, centri commerciali, tutto il resto, non vedo niente da mesi, tutto chiuso quando solo libero, tutto aperto quando sono in carcere. sembra un gioco sadico progettato da figli di puttana che vorrei veder bruciati vivi sulla pubblica piazza.

due anni di vita bruciati così, con mezze estati, un quarto di divertimento, zero socialità e la costante sensazione che il tempo si sia fermato a febbraio 2020 e invece basta guardarmi allo specchio per vedere gli evidenti segni del tempo che passa inesorabile.

vorrei ferie, vorrei una roulotte e vorrei andare in campeggio per 3 mesi almeno, di fila, senza spostare l’auto ogni giorno, senza corse da e per il centro, senza scale, letti da rifare, borse da trascinare in giro.

vorrei avere tempo. tempo per me, per il mio relax, il mio divertimento.

la mia vita bruciata giorno dopo giorno.

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