Degli appelli

-10 giorni alla riapertura.

NICO non ci sarà se non per qualche weekend. immagino che sua sorella non si presenterà nemmeno, ma d’altra parte con la noia evidentemente sofferta -volutamente- lo scorso anno non me ne stupisco affatto.

MICH non pervenuto, quasi manco risponde ma alla fine è più un soprammobile che altro, una banderuola che va dove conviene o tira il vento, il fantasma di se stesso rispetto al 2019. idem sua sorella, che ovviamente, più piccola, lo seguirà a ruota.

restano FEDE e GRE, in forse dalle parole dei genitori che lo scorso anno minacciavano di non venire perchè la loro piazzola storica era stata data ad altri senza neanche prima chiedere loro se volevano confermarla per la nuova stagione. pessima abitudine di chi gestisce, di merda, quella struttura, nulla di nuovo sotto il sole.

restano SIMO e LOLLO, il primo inutile come la merda, l’altro privo di personalità senza la presenza del primo. e poi c’è LUKE, l’orfanello timidino che nel 2020 ha fatto i suoi comodi senza calcolarmi, io ero trasparente, nonostante sapendo la sua situazione cercavo di coinvolgerlo in chiacchiere e situazioni, senza successo, ovviamente, dato che palesemente ho subito capito che la sua vita è pienissima e appagante anche senza l’aiuto del sottoscritto. anzi, anche senza il sottoscritto letteralmente.

declino totale del gruppo “ragazzetti del campeggio” per due anni protagonisti delle mie estati e decaduti nel 2020 per rovinare tutto completamente -già lo so- nel 2021.

resta L’AMICO DEL CAMPEGGIO che tra 10 giorni sarà il mio amico del cuore fino a quando l’arrivo di FRECCIA (altro morto che non mi calcola) arriverà a fargli da spalla e poi con l’arrivo degli altri amici (suoi) io sarò dimenticato fino a fine agosto quando, nuovamente solo (lui) cercherà la mia compagnia per i fine settimana di settembre.

sbaglio io, colpa mia, errore mio: dovrei tornare al campeggio 2017, quando l’animazione era il collante che univa tutti e io non avevo bisogno di elemosinare niente a nessuno, perchè tutti si andava dove altri chiamavano e io ero “uno del gruppo”, piaccia o meno.

indipendenza, estraneità, solitudine, ma la solitudine bella, quella che serenamente ti fa apprezzare un libro, una canzone, una sdraio al sole o una lunga passeggiata senza meta, senza orologi, scadenze, appuntamenti.

io e solo io. io solo, io da solo.

come sempre.

le buone care abitudini torneranno in questa stranissima estate in arrivo (?).

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