Le cronache del mare 2022 (capitolo 24)

tornato alle 2.30 di notte, svegliato prima delle 9.00, chiuso tutto e partito per la spiaggia mollando l’auto in culo al mondo. ingresso per la spiaggia facilitato dal via via di gente, altre mille ore di cammino per raggiungere la piazzola dove tutti erano addormentati.

io e SIMO siamo finiti al bar della spiaggia a guadare FRECCIA e “la maestra” fare colazione, con lei che coi suoi modi di fare ha ulteriormente confermato il mio pensiero circa l’essere una donna forzatamente superficiale che si protegge dietro una facciata malamente costruita che immagino lei ritenga invece impeccabile e impenetrabile. fatti suoi, per me che torni o meno non cambia la vita, grazie di niente, arrivederci.

finita la colazione senza quasi avvisare nessuno “la maestra” si è piazzata in spiaggia e quasi senza cercare nessuno poi è tornata a casa, senza neanche lasciare un saluto per gli assenti o robe del genere. ciao bellissima, buon rientro e buona vita.

pallavolo in campo dove sono tornati anche NICO B e SAMU B, dove per tre secondi ho rivisto GIORGIA e dove sono comparsi anche MATTEO e ASIA.

pranzo in spiaggia con JUNIOR, SIMO e SPECK, poi in piscina con ADC, SIMO, FRECCIA e quindi in spiaggia a portare un gelato a EMI fermandomi poi a parlare di cinema e film. e qui nel mezzo dei discorsi è arrivato DAN che a bordo del suo monopattino è intervenuto per rompere i coglioni coi suoi modi di fare gentili di chi comunque, alla fine, le cose in faccia, quelle che non gli garbano, te le dice. come al solito il potere da alla testa.

niente pallavolo (campo pieno) e quindi sono rimasto seduto con ASIA a parlare de “il trono di spade” e altri film e telefilm. poi una partita a carte col figlio del dottore (che quest’anno a causa del lavoro sarà presente meno – grazie a dio!) e poi chiacchiere con JUNIOR e ADC.

uscito dal campeggio alle 21.30 con la stronza di casa che mi chiama al cellulare per sapere “dove sono e quando torno” solo per il gusto di “vendicarsi” per come mi comporto io quando è lei a essere assente. perchè nella tua testina di cazzo, chiedere a una persona lontana che sta per rientrare a casa “a che ora arrivi?” è un fastidio pesantissimo. stronza.

Le cronache del mare 2022 (capitolo 23)

la mattina dopo mi sveglio e il problema dell’ingresso non è ancora risolto.

CIOPPINA, sesta e ultima occupante della piazzola avrebbe dovuto confermare assenza o presenza già la sera prima e poi ADC avrebbe dovuto offrire o meno al sottoscritto il suo posto per permettermi di fare regolare biglietto semplificandomi la vita di pendolare.

alle 9.30 del mattino, già incazzato di mio per la sera prima mi trovo costretto a chiedere info, convinto che lei sarebbe certamente stata assente. e infatti così è stato ma, magicamente, al suo posto è stato inserito SPECK. piazzola piena.

e qua mi sono girati ulteriormente i coglioni perchè per logica dopo la troietta assente ci sarei dovuto essere io, in lista e invece è stato infilato uno che passa la giornata a letto e apre la bocca solo per bere e mangiare.

ovviamente nessuno ha mosso un dito per offrirmi assistenza all’ingresso.

per farla breve sono passato per la spiaggia e ho passato la giornata in compagnia dei bagnini, tra risate e nuove conoscenze, vedendo ADC passare sotto la torretta con “la maestra” ovvero la tipa che si voleva fare e che io già sapevo non si sarebbe mai potuto fare. per ovvissime ragioni che spiegherò in un post dedicato.

ho ritrovato SEBA, grande festa nel rivedermi e pure con EMI, finendo poi col conoscere il terzo amico, GIO. poi è arrivato anche DAN, altro saluto, altre chiacchiere. l’intero pomeriggio è passato a far chiacchiere con loro, inclusa la tipa del carretto.

al mattino invece chiacchiere e pallavolo con SAMU B. e NICO B. e risate con MATTEO e ASIA unitamente a qualche partita a “evita il ladro”, un giochino di carte stupissimo ma molto divertente che ho preso questo inverno in un negozio.

sua maestà ADC è tornato poi a farsi vivo alle 16.30 chiedendomi se avessi bisogno di qualcosa per entrare. alle 16.30? fai a fare in culo te, tua madre e tutta la famiglia! “sono stato impegnato per far arrivare tutti che come sempre arrivano alla spicciolata!”. scusa, e a me cosa importa? inviti la gente, fai promesse e poi senza più farti sentire torni a farti vivo alle cinque di sera? fammi capire.

tornano a farsi vivi la sera, SABRI chiedendomi di andare a cena da loro (ovviamente la risposta è stata un secco NO) e FRECCIA chiedendomi per ben due volte dove fossi finito.

mi sono poi presentato da solo a cena finita, nell’indifferenza generale dove nessuno ha chiesto che fine avessi fatto nonostante fossero passate tipo 10 ore senza vederci e sentirci, come fosse normalissimo dimenticarsi della gente.

ok. bene, perfetto.

la serata è poi proseguita nell’indifferenza (mia e loro) circa l’accaduto, ma immagino che la mia sia stata indifferenza, la loro neanche si può definire tale perchè non si sono neanche resi conto quanto di merda si sono comportati. bene, perfetto, ok.

serata divertente, torta, fiumi di alcol, balli, divertimento. come regali ha ricevuto due pacchi di piatti di plastica (uno mio), due confezioni di bicchieri di plastica e una mini sacca impermeabile (sempre miei) e poi un asciugacapelli abbastanza costoso che dio solo sa se e quando userà dato essere abbastanza ingombrante. vabbè. almeno non c’ho (ri)messo soldi io!!!

“la maestra” come supponevo si è rivelata essere una tipa che vive nel suo mondo, una che s’impunta e si para dietro le sue convinzioni e che, come previsto, ha dato un secco e chiarissimo due di picche a ADC, che è andato in bianco alla grandissima senza possibilità di salvezza.

la serata è comunque stata segnata dai litigi delle coppie: prima SPECK al telefono a far lamenti con E. (non presente in campeggio e quindi immagino infastidita per il fatto che lui si stava divertendo) e poi MANIACO contro S., lei immagino incazzata di brutto per cose che non è stato possibile comprendere. e non mi interessa, aggiungo.

riassumendo: 4 picchi di nervoso in meno di 24 ore (serata, ingresso, posto in piazzola, indifferenza generale) per far si che l’utopico sogno di fottersi “la maestra” diventi realtà.

benissimo, bene, perfetto così.

Le cronache del mare 2022 (capitolo 22)

venerdì sera raffica di messaggi con L’AMICO DEL CAMPEGGIO per avvisarlo del mio arrivo e tentare di organizzare la serata dato che lui e SIMO erano in arrivo già quella stessa sera e io, col salto oltre il muro, potevo essere dei loro per una serata in compagnia.

inizio a scrivere a metà strada per tenerlo informato circa l’ora del mio arrivo. in campeggio poi c’erano già MANIACO e fidanzata.

ok.

arrivo al boschetto alle 21.30 e il piano era che qualcuno mi facesse entrare. ovviamente nessuno risponde, lui morto, SIMO solo un simpatico “Bella fra’ ci sto dentro anch’io!”. brutto coglione: sono fuori che aspetto che qualcuno mi apra la porta e nessuno mi caga, ti pare normale perderti in stronzate inutili? a quanto pare si.

per farla breve entro grazie al via vai di gente e inizio una lunga passeggiata per i fatti miei, parlando da solo circa la situazione in essere e cioè quella dove, come sempre, i potenziali amici sono a un passo da me ma chissà perchè mi trovo sempre da solo.

ok.

alle 22 passate sua signoria si degna di chiamare. “ero in doccia, gli altri sono andati a cena e mi hanno abbandonato, siamo al ristorante sulla spiaggia, vuoi venire?”.

alle 22.00 di sera secondo te non ho già cenato? e comunque no, 1) non voglio farmi vedere troppo in giro e 2) cosa vengo a fare con l’invito last minute, non mangiando?

opto per passeggiata e relativo rimugino di cose che non vanno, ripetendomi che sono circondato da coglioni e che la cosa va gestita in quanto tale, senza farne malattie e senza rovinarmi la serata e la vita in generale dietro a babbei che dio solo sa a questo punto come ragionino.

alle 23.00, stufo di girare e vuoto e senza alcun segno di vita da parte di nessuno mi avvio verso l’auto. alle 23.15 passo davanti al ristorante e non vedo nessuno, locale vuoto. dove sono finiti? perchè nessuno mi chiama.

arrivato alla macchina arriva un messaggio da lui: “stiamo andando al pub, vieni?”.

no, bello, col cazzo proprio. vago da solo da quasi due ore e nessuno ha avuto la cortesia di darmi una tempistica, un avviso del ritardo, niente. siete rimasti tutti a ridere senza di me e adesso che i vostri comodi sono esauriti e soddisfatti, dopo che già vi siete spostati da chissà quanto, solo all’ultimo mi chiamate.

fanculo. te e tutti gli altri.

torno in appartamento, scarico l’auto e vado a dormire, incazzato all’idea che sarebbe potuta essere una bella serata in compagnia di tanta gente, la prima della stagione, la prima dopo 9 mesi di attesa e invece è andato tutto a puttane.

Il meritato riposo

lo avevo previsto un paio di giorni fa e così è stato: truppa in partenza per il mare questo pomeriggio con rientro domani sera. un meritato riposo per gente che dai primi di gennaio non ha ancora trovato il tempo di togliere la lanterna natalizia dall’ingresso e che ha lasciato un paio di miei calzini sulle scale da ieri sera e nonostante 6 ore di tempo libero (tutta questa mattina) non c’è stato modo di poterli spostare.

marmellatina su fetta biscottata questa mattina, con sospiri e la calma di chi non ha altro da fare oltre andare in piscina (la casa tanto la pulisce LA SERVA o al limite parla di voler vedere tutto per andare in un monolocale così non fa poi più un cazzo da mattina a sera in modo totale) e in partenza per l’ufficio rumori di video di gattini dal bagno, con seduta sul cesso di 20 minuti per vederli con calma. tanto poi c’è la lavastoviglie e possiamo partire per il mare belli tranquilli, no?

asciugatrice presa anni fa “così fa prima anche a stirare”, giardino ridotto negli anni, piante abbattute di netto, niente vasi in casa, no questo, no quello. anno dopo anno riduce fastidi e lavori e quel poco che resta lo appalta in esterna o semplicemente non lo fa.

la muffa della tavernetta è quasi coltivabile ma l’imbianchino non lo chiama nessuno, perchè sporca e poi bisogna seguirlo e poi ci mette una vita a finire e lei deve essere libera di andare a cazzeggiare dalla mattina alla sera senza pensieri o fastidi di sorta.

peppa, l’amica del mare che aveva in bocca da mattina a sera per anni è rimasta vedova un paio di settimane fa. è già stata al funerale e a trovarla una volta e non mi serve essere una mosca per sapere che avrà parlato tutto il tempo della nostra parente morta perchè sia mai che LEI non sia la sfortunata protagonista di qualunque storia si stia raccontando. niente di strano che non sia finita con la vedova che consola l’ospite. adesso che è rimasta vedova e sola vediamo quanti inviti le invierà LEI per cenette al mare e pomeriggi sulla sdraio a pagamento. immagino che ora, non essendo più di buona compagnia, sarà accantonata poco alla volta, a marcire nel suo mare di abbandono e solitudine, d’altro canto dopo una settimana di nuoto, tv, video di gattini e chiacchiere telefoniche una affaticata casalinga avrà ben diritto di andare a rilassarsi in spiaggia in orario d’ufficio, o no?

Facciamo l’appello

l’estate procede purtroppo spedita a grande velocità e l’aver fissato un viaggio (a forza) in agosto di certo non aiuta a rallentare il passare del tempo. anzi.

gli amici (o per comodità così definiti) arrivano alla spicciolata e talvolta vanno e vengono nel giro di poco. grazie a dio a regola del “invita tutti senza inseguire nessuno” anche per questa stagione sta pagando alla grande, trasformando momenti da efferato omicida in più contenuti potenti sospiri, più per il fastidio (limitato) di dover cercare altro da fare.

programmare qualcosa di fatto è impossibile: troppa gente, troppe incognite, tantissimi coglioni, idee e pensieri, modi e desideri troppo (o totalmente) diversi dai miei.

la presenza di CUGI non è ancora pervenuta, ne è dato sapere se verrà a meno. la coppia di fidanzatini (con le storie IG postate quotidianamente per ricordare al mondo anniversario e 12 mesiversari) arriveranno credo in agosto, ma è come non averli, alla fine. MANIACO verrà con S., unica donna ad essere riuscito a domarlo rendendolo quasi un essere umano socievole e spazzando via (o coprendo perfettamente) la sua indole da pervertito sessuale che parlava solo ed esclusivamente di sesso (spinto e molto volgare), per non parlare della sua indole di molestatore (generico) che ho sempre detestato.

FRECCIA non sarà in camper e non lo sarà neanche mai più dati i 600 euro investiti per una nuova tenda gigantesca e quasi altrettanti soldi spesi per nuovi arredi, mini cucine e cavolate varie. il camper è fuori dai giochi perchè stanco, dopo anni, di vedere gente salire e scendere senza ritegno per collegare cellulari o scroccare cose a vario titolo e livello. la pacchia è finita, ognuno si arrangi.

L’AMICO DEL CAMPEGGIO ha il cellulare rotto da due settimane, è rotto ma non è rotto, diciamo che funziona ma dio gli ha già fatto capire almeno un paio di volte che la pacchia sta per finire. lo cambia? no, perchè devi farci sopra un cazzo di romanzo per scegliere il modello che vuole lui, configurato come vuole lui, con la cover che vuole lui. lavori in proprio, hai 40 anni, finisci in un campeggio che è un labirinto e non hai un cellulare affidabile. a voi i commenti. di fatto sarà presente in campeggio ospite di FRECCIA ma porterà ovviamente l’immancabile tendina personale in vista di una utopica scopata che tutti già sappiamo, da anni, non avverrà mai.

CICCIO invece è scomparso dai radar, probabilmente rassegnato al suo lavoro sottopagato (e pagato in nero per buona parte) che detesta ma che gli mette il pane in tavola da buoni sei mesi. di mio ho già fatto conto che si licenzierà entro la fine del mese, massimo i primi giorni di agosto, per poter venire in campeggio con noi a far baldoria. per ora silenzio radio da mesi (almeno con me) e non ho modo di sapere se sia vivo o peggio. fatti suoi.

ad oggi in campeggio c’è “la compagnia di luglio” ovvero tutta gente che arriva in vacanza in questo mese e che se ne va poi entro la fine del mese lasciando spazio a “la compagnia di agosto”, con SIMO, LOLLO, FEDE, LUC e via discorrendo, gente che da qualche anno fa gruppo tra loro e auguri a ficcarmi dentro a forza per poter dire di aver passato in compagnia almeno qualche serata.

per ora nulla di deciso, vedremo poi come andrà. alla peggio ci sono le chiacchiere coi bagnini, la pallavolo e le passeggiate serali sui (letteralmente) viali dei ricordi.

nella vita per fortuna basta poco per essere felici. anche se a volte manca pure quel poco.