tornato alle 2.30 di notte, svegliato prima delle 9.00, chiuso tutto e partito per la spiaggia mollando l’auto in culo al mondo. ingresso per la spiaggia facilitato dal via via di gente, altre mille ore di cammino per raggiungere la piazzola dove tutti erano addormentati.
io e SIMO siamo finiti al bar della spiaggia a guadare FRECCIA e “la maestra” fare colazione, con lei che coi suoi modi di fare ha ulteriormente confermato il mio pensiero circa l’essere una donna forzatamente superficiale che si protegge dietro una facciata malamente costruita che immagino lei ritenga invece impeccabile e impenetrabile. fatti suoi, per me che torni o meno non cambia la vita, grazie di niente, arrivederci.
finita la colazione senza quasi avvisare nessuno “la maestra” si è piazzata in spiaggia e quasi senza cercare nessuno poi è tornata a casa, senza neanche lasciare un saluto per gli assenti o robe del genere. ciao bellissima, buon rientro e buona vita.
pallavolo in campo dove sono tornati anche NICO B e SAMU B, dove per tre secondi ho rivisto GIORGIA e dove sono comparsi anche MATTEO e ASIA.
pranzo in spiaggia con JUNIOR, SIMO e SPECK, poi in piscina con ADC, SIMO, FRECCIA e quindi in spiaggia a portare un gelato a EMI fermandomi poi a parlare di cinema e film. e qui nel mezzo dei discorsi è arrivato DAN che a bordo del suo monopattino è intervenuto per rompere i coglioni coi suoi modi di fare gentili di chi comunque, alla fine, le cose in faccia, quelle che non gli garbano, te le dice. come al solito il potere da alla testa.
niente pallavolo (campo pieno) e quindi sono rimasto seduto con ASIA a parlare de “il trono di spade” e altri film e telefilm. poi una partita a carte col figlio del dottore (che quest’anno a causa del lavoro sarà presente meno – grazie a dio!) e poi chiacchiere con JUNIOR e ADC.
uscito dal campeggio alle 21.30 con la stronza di casa che mi chiama al cellulare per sapere “dove sono e quando torno” solo per il gusto di “vendicarsi” per come mi comporto io quando è lei a essere assente. perchè nella tua testina di cazzo, chiedere a una persona lontana che sta per rientrare a casa “a che ora arrivi?” è un fastidio pesantissimo. stronza.