Principesse prigioniere

LA PRINCIPESSA è prigioniera nel suo solitario castello e continua a telefonare a casa nostra mille volte al giorno, quasi sempre a ore pasto, cosa che odio oltre ogni cosa al mondo.
dipendesse da me il telefono sarebbe staccano dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20, così chi chiama trova occupato e col virus qui non può certo venire a disturbare.

ieri sera la sua tv non funzionava, così qualcuno è dovuto andare a vedere il problema, scatenandosi poi in uno scarico di tensione nervosa quando ha capito che la proprietaria di casa neanche aveva capito che era saltata la corrente. robe dell’altro mondo.
oggi è saltato fuori che non ha ancora collegato l’impianto di casa al nuovo cellulare, che ora ancora niente funziona e nessuno riesce a capire cosa stai aspettando a chiamare un tecnico o l’elettricista.
d’altra parte quando è mammina sua l’ha cresciuta come un preziosissimo e fragile bocciolo di un rarissimo fiore che non doveva mai essere disturbato per nessun motivo e la vita le ha sempre messo davanti gente che le ha praticamente fatto da servi se non anche da schiavi, è un po’ difficile trovarsi nuovamente single dopo anni di relazione, sopratutto quanto il 90% dei cazzi a cui pensare erano sempre di lui o di chi per lui.

resti dov’è, penso, chiami l’elettricista quando e se gli va o pace, affari suoi, non è certo un mio problema.

non ho mai capito che piacere provano gli altri ad agitarsi per problemi che non sono manco i loro, soprattutto con tutti i cazzi che abbiamo (e ognuno ha) dentro casa da sbrigare.

mica capita sta cosa.

Spendi bene

140 euro.

questa la cifra totale (circa) di tutti gli arredi presi da ikea per abbellire l’appartamento al mare.

con la stessa cifra avrei pagato 3 sedute dalla psicologa consigliatami da LA PRINCIPESSA, con la differenza che con questa seconda scelta di investimento avrei avuto 140 euro in meno in tasca, un appartamento ancora spoglio e non avrei risolto nessuno dei miei problemi, soprattutto lavorativi.

la vita è fatta di scelte.
scelte che a volte danno anche parecchia tangibile e immediata soddisfazione.

Sai la gente è matta

e se per il sottoscritto la “prigionia” è cosa facilmente gestibile, per gli altri individui di casa la cosa, dopo neanche una settimana, sta già prendendo una brutta piega.

gente che vaga per i corridoi e non sa cosa fare, gente che questa sera si è anche recata a casa de LA PRINCIPESSA per sistemare la tv (una scusa per uscire!) e ha pure sbroccato senza motivo mettendosi a urlare (pare) per una semplice sua domanda (anche se conoscendo la zoccola in questione e i suoi modi da sberle immagino quale sia stata la “gentilezza” dei toni…).

mr divano questa sera era dentro lo stanzino, sopra una sedia, che trafficava a riordinare le cose su uno scaffale, roba buttata lì a cazzo da anni e che nessuno s’era mai cagato ma, pur di avere qualcosa da fare, a questo punto va bene tutto.

LEI commenta la pazzia degli abitanti della casa parlando di “abitudine a uscire sempre”, aggiungendo che “lei invece è abituata a restare in casa e quindi per lei è piùà facile”. le avrei lanciato contro una sedia, ma vederli prossimi al suicidio per il fatto di sentirsi topi in gabbia è troppo divertente. e abbiamo (hanno!) ancora 3 settimane davanti da farsi passare!

purtroppo -per loro- la casa è sempre stata vista come un letto dove dormire e un tavolo dove mangiare, per il resto a casa non ci resta mai nessuno, troppo noioso pulire e sistemare, meglio andare a spasso a cazzeggiare che tanto prima o poi qualcuno riordina (tipo LA SERVA, per esempio).
ora anche LA SERVA è bandita da casa, causa coronavirus, e LEI non ha potuto fare a meno di farmi notare che “la poverina adesso ha mutuo e figli da mantenere e le entrate dei lavoretti che faceva sono ridotti a zero”.

triste storia, certamente, anche se egoisticamente penso che nessun medico le abbia mai ordinato di figliare e/o di accollarsi un mutuo, argomento di mio diametralmente opposto interesse nel constare che una che adesso è ingabbiata in casa per le prossime 3 settimane abbia anche il tempo di pensare ai cazzi degli altri invece di programmare pulizie di fondo a 360 gradi.

ad ogni modo qui la pazzia sta dilagando, le menti stanno iniziando a distorcere la realtà e siamo a un passo di girare il remake di shining.

mah!