Il loop del mare

28 giorni dalla chiusura, 170 giorni alla riapertura.

recinzione sigillata, sabbia accumulata al 50% (manca la copertura ovviamente), bagni nr 1 già demoliti a giudicare dal cantiere aperto immediatamente dopo la chiusura dei cancelli. e poi ci sono i nuovi bungalow che saranno ristrutturati, mandando al macero l’ennesima parte di campeggio originale che ricordava la mia infanzia. peccato per me, una fortuna per i nuovi ospiti che troveranno tutto nuovo, moderno e funzionale. resteranno i ricordi, come sempre.

in piscina l’ometto di turno pulisce e archivia ombrellone e lettini, lavoro lungo, infinito che come sempre va avanti per settimane.

passeggiata sabato pomeriggio lungo il vialetto che costeggia la spiaggia, senza andare fino all’ingresso tanto ero stanco dal giro in bici (15+15 km + tutto il centro e confine) e dalla passeggiata (almeno altri 5 km a piedi). il pedometro segna 15 km ma va a sapere se solo a piedi o anche in bici. tanto comunque, per un solo pomeriggio.

sono passato per il bar di BAMBA: enorme, deserto, incastrato in mezzo alle case di un paesetto che vede anime solo in estate e, pare, neanche allora sia stato molto frequentato. un affare? non so. affari suoi, letteralmente.

poi sono tornato alla vecchia spiaggia dove l’istinto di fare il salto oltre il muro ancora non c’è, anche se guardando dentro mi rivedo passeggiare alla sera giusto un mese fa, mentre al contrario guardavo verso l’esterno pensando proprio all’inverno alle porte e alle relative passeggiate “da fuori”.

è sempre il solito ciclo: si apre, si vive, si chiude, si aspetta che riapra.

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